| Da qualche parte là fuori, su sentieri sconosciuti... cosa c'è? |
| Sono stato interessato fin dall'infanzia
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| tormentato da questa domanda
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| Qualcuno sarà annegato lì, o dal sangue e dalla carne, ma... qui crescerà ed è pronto per
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| lavoro
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| L'odore di fuliggine, polvere da sparo, sudore, sussurri, fruscii, oscurità, gotico, Gotham.
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| In cui si? |
| - tu chiedi. |
| È semplice, domani, migliaia di domande nella mia testa.
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| Cosa c'è, com'è lì?
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| Se sapessi, immagina, fratello, perché puoi cambiare tutto e tutti, non giocare più
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| successo.
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| È elementare prendere, vivere e bruciare, non frega niente della morte, ovunque tu vada, c'è il firmamento.
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| Ma le forze invisibili... chiesero... tutti bevevano, tranne il fumo della nebbia o del pavimento
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| dalla polvere
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| E tutto è diventato grigio, e non vediamo cosa accadrà, e quello che non vediamo, lo odiamo
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| persone.
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| E quanti destini perduti potrebbero essere salvati, quanti ansiosi sorpassati
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| isteria della vita quotidiana
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| Quindi qualunque cosa si possa dire, per sapere tutto, bisognerebbe inventare qualcosa.
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| Coro:
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| vorrei trovare
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| per farlo girare e sapere tutto
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| In anticipo, un'ora, un giorno o un anno, vorrei trovare un caleidoscopio.
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| Vorrei trovare un caleidoscopio per ruotarlo e sapere tutto
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| In anticipo, un'ora, un giorno o un anno, vorrei trovare un caleidoscopio.
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| Rem Digga:
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| Non c'è modo per me di sollevare il velo degli anni, come non cambiare nulla in modo che ...
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| E se soppesate tutti i pro e i contro, qualcuno sicuramente non accetterebbe il miracolo di guardare
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| calendario dietro gli occhi.
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| E così un'acqua e questi pensieri possono uccidere Barak, quando anni
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| subito l'Iraq, così felice di divorare i corpi a terra, quando uno di questi giorni voliamo in paradiso, Taro,
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| Astral è fuori mercato.
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| È così che il quadrante fa avanzare il corpo, il destino si è intrecciato negli affari, non lo vedo.
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| La vita non è in guardia. |
| Guarda, lei mira al viso e all'improvviso lo abbassa,
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| guarda dove trafiggerti.
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| Non c'è risultato sulle strade, nelle fabbriche, nelle guerre, negli ospedali, sui letti ci sono i volti dei morti.
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| Non puoi contare tutto e io stesso sono contento di esistere, le persone stanno annegando negli oceani,
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| ma non c'è volontà di arrampicarsi nell'acqua.
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| Mi morderò il labbro e metterò un cappuccio, tornerò ad essere un bambino, lascerò che le ferite del campo non contino.
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| Camminerò di nuovo nudo sulla superficie dell'acqua, ci lasciano vivere, viviamo. |
| Cosa poi?
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| Dio per quello. |