Testi di Presidiario - Solitario

Presidiario - Solitario
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Presidiario, artista - Solitario.
Data di rilascio: 29.07.2019
Linguaggio delle canzoni: spagnolo

Presidiario

(originale)
Ya no me quedan fuerzas para empresas vanas
La desilusión que emana de la gana consumida
La equidad de los días, la sequedad de esta rutina
La ausencia de experiencias sin la opción de recibirlas
Privado de toda alegría, mi corazón bombea y sangra
Y si las cosas cambian, tardan las mías
Ahora injurio envenenado
Títere del desengaño
Contra quienes predicaron la sanación de los años
Solo encuentro tristezas en refugios de certezas
No me alivian las mentiras con las que otros se alimentan
Prescindo de creencias, renuncio a esa anestesia
Si voy a estar muerto hazme sufrir y no me mientas
Se me agota la última gota de paciencia
Sumido en una interna eterna desavenencia
A veces emergen fatuos egos en carencias
Porque ni el mártir se sustenta sin caricias
Quiero dolores nuevos, que duelen menos
Que aquellos que yacen enquistados en mi seno
Mi ánima clama novedades que suplanten
Esta sempiterna cotidianidad hiriente
Jodido para siempre y desde siempre
Enemigo del amor no recibido
Envidio a lo inorgánico y su muerte
Pues su estado ausente no siente martirio
Nostalgia, esa tristeza inaprensible
Exceso doliente de un pasado insaciado
Que a las puertas semiabiertas de una memoria apegada
Se apersona imperativo y con reclamos
Hay cosas que si no me llevan a la gloria, me llevaré a la tumba
Cuando fallezca, ahórrense las flores y la tristeza
Ahórrense la asistencia, las lágrimas y el luto
Que este difunto no merece la atención
Que su cuerpo no obtuvo cuando estuvo vivo
Váyanse ya, y sin pagar la cuenta
Mi inexistencia no se apena por un nicho
Ansiedad, hipocondría, y malestares:
Sepultureros de toda paz y sosiego
Ya no sé si es paranoia o realidad
Me la ha vuelto a jugar el miedo al miedo
Los recuerdos me persiguen como sombras
Soy una amalgama de ilusiones rotas
Hay circunstancias que no perdonan
Hay heridas que con los años empeoran
Ojalá pudiese creer en tus dioses
Culpar al demonio de mi infortunio
Acobijarme en la cálida idea de un cielo
Por el que valga la pena haber sufrido
Hay anhelos aspirando ser momentos
Hay pérdidas que esperan a que las resarza el tiempo
No hay magnitud que mida este dolor intenso
Ni palabras ni versos que definan esto
Confiaba en que las cosas mejorasen, pero no
Ya he intentado todo amago de encontrar la solución
Que quisiera suicidarme tal vez sería lo mejor
Lo malo es querer vivir y estar en esta situación
Quiero dolores nuevos, que duelen menos
Que aquellos que yacen enquistados en mi seno
Mi ánima clama novedades que suplanten
Esta sempiterna cotidianidad hiriente
Jodido para siempre y desde siempre
Enemigo del amor no recibido
Envidio a lo inorgánico y su muerte
Pues su estado ausente no siente martirio
Libre en sueños, sin ellos presidiario
Soñador lúcido, vividor desquiciado
Me recreo en fantasías y me evado;
Embustero, artista del autoengaño
Bendigo mi libertad onírica
Como el tetrapléjico cuando vuela y camina
Sólo en ella me siento con valentía
Sedado en la normalidad mental de una utopía
Quiero dolores nuevos, que duelen menos
Que aquellos que yacen enquistados en mi seno
Mi ánima clama novedades que suplanten
Esta sempiterna cotidianidad hiriente
Jodido para siempre y desde siempre
Enemigo del amor no recibido
Envidio a lo inorgánico y su muerte
Pues su estado ausente no siente martirio
Jodido para siempre y desde siempre
Enemigo del amor no recibido
Envidio a lo inorgánico y su muerte
Pues su estado ausente no siente martirio
Jodido para siempre y desde siempre
Enemigo del amor no recibido
Envidio a lo inorgánico y su muerte
Pues su estado ausente no siente martirio
(traduzione)
Non ho più forza per vane imprese
La delusione che emana dal desiderio consumato
L'equità dei giorni, l'aridità di questa routine
L'assenza di esperienze senza la possibilità di riceverle
Privo di ogni gioia, il mio cuore pompa e sanguina
E se le cose cambiano, le mie richiedono tempo
Ora ferita avvelenata
fantoccio della delusione
Contro coloro che predicavano la guarigione degli anni
Trovo tristezza solo nei rifugi delle certezze
Non sono sollevato dalle bugie di cui gli altri sono nutriti
Faccio a meno delle credenze, rinuncio a quell'anestesia
Se sto per morire fammi soffrire e non mentirmi
Sto finendo l'ultima goccia di pazienza
Immerso in un eterno disaccordo interno
A volte ego fatui emergono nelle mancanze
Perché nemmeno il martire si sostiene senza carezze
Voglio nuovi dolori che facciano meno male
Che quelli che giacciono incistati nel mio seno
La mia anima grida per notizie che soppiantano
Questa eterna vita quotidiana dolorosa
Incasinato per sempre
Nemico dell'amore non ricevuto
Invidio l'inorganico e la sua morte
Ebbene, il suo stato assente non sente il martirio
Nostalgia, quella tristezza sfuggente
L'eccesso di sofferenza di un passato insoddisfatto
Quella alle porte semiaperte di un ricordo attaccato
Sii imperativo e con pretese
Ci sono cose che se non mi portano alla gloria, mi porteranno nella tomba
Quando morirò, risparmiati i fiori e la tristezza
Risparmiati le presenze, le lacrime e il lutto
Che questo defunto non merita attenzione
Che il suo corpo non ha avuto quando era vivo
Parti subito, e senza pagare il conto
La mia inesistenza non si addolora per una nicchia
Ansia, ipocondria e disagio:
Becchini di ogni pace e tranquillità
Non so più se è paranoia o realtà
La paura della paura mi ha giocato di nuovo
I ricordi mi perseguitano come ombre
Sono una fusione di illusioni infrante
Ci sono circostanze che non perdonano
Ci sono ferite che peggiorano nel corso degli anni
Vorrei poter credere nei tuoi dei
Dai la colpa al diavolo per la mia disgrazia
Riparami nella calda idea di un paradiso
Per cui vale la pena aver sofferto
Ci sono desideri che aspirano ad essere momenti
Ci sono perdite che aspettano che il tempo le compensi
Non c'è grandezza che misuri questo intenso dolore
Né parole né versi che lo definiscono
Speravo che le cose sarebbero migliorate, ma no.
Ho già provato ogni finta per trovare la soluzione
Che volevo uccidermi forse sarebbe stato il massimo
La cosa brutta è voler vivere ed essere in questa situazione
Voglio nuovi dolori che facciano meno male
Che quelli che giacciono incistati nel mio seno
La mia anima grida per notizie che soppiantano
Questa eterna vita quotidiana dolorosa
Incasinato per sempre
Nemico dell'amore non ricevuto
Invidio l'inorganico e la sua morte
Ebbene, il suo stato assente non sente il martirio
Libero nei sogni, senza di loro condannato
Sognatore lucido, fegato squilibrato
Ricreo in fantasie ed eludo;
Bugiardo, artista dell'autoinganno
Benedico la libertà dei miei sogni
Come il tetraplegico quando vola e cammina
Solo in esso mi sento coraggioso
Sedati nella normalità mentale di un'utopia
Voglio nuovi dolori che facciano meno male
Che quelli che giacciono incistati nel mio seno
La mia anima grida per notizie che soppiantano
Questa eterna vita quotidiana dolorosa
Incasinato per sempre
Nemico dell'amore non ricevuto
Invidio l'inorganico e la sua morte
Ebbene, il suo stato assente non sente il martirio
Incasinato per sempre
Nemico dell'amore non ricevuto
Invidio l'inorganico e la sua morte
Ebbene, il suo stato assente non sente il martirio
Incasinato per sempre
Nemico dell'amore non ricevuto
Invidio l'inorganico e la sua morte
Ebbene, il suo stato assente non sente il martirio
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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