In queste immagini, tutta la nostra vita
|
In queste immagini tutto ciò che apprezziamo
|
E se c'è qualcosa di più importante, dimmelo
|
Più importante della memoria
|
A volte tira un po' a piangere in modo gentile
|
E prendo un album fotografico in cui è raccolta tutta la vita
|
Il passato mi balena davanti agli occhi
|
Come se mi dicessero dieci anni in un minuto
|
Eccomi in cortile a rincorrere la palla nel buio
|
E per le nove devi essere a casa
|
La mamma mi chiama dal balcone per la cena
|
E attraverso le pozzanghere mi imbatto nella luce brillante di finestre familiari
|
Tetti, recinzioni, pantaloni sempre strappati
|
O mi sembra, o il mondo allora era davvero diverso,
|
Ed eccomi qui con mia madre e mio padre in mare negli anni Novanta
|
Non sono cambiati per niente, sono diventato io un adulto
|
E sembra che il tempo sia volato da allora
|
E la vita è rimasta unita, poi si è rotta come vetro,
|
Ma tra queste immagini polverose tutto è uguale
|
Eccola, questa nostalgia, dunque
|
Non c'è posto parenti della casa dei genitori
|
E non ci sono ricordi più affidabili di un album fotografico
|
Avendo viaggiato per mezzo mondo, torno sempre,
|
E poi ancora: hotel, aeroporto, stazione ferroviaria
|
Questi siamo noi alla laurea: Natasha, io e Lyokha
|
Abbiamo sedici anni e sento risate spensierate
|
Apparentemente, le frecce mentono, il tempo vola molto più velocemente
|
E i giorni passano sotto il motto "Provalo in tempo"
|
Ed eccomi qui con lei, e non un accenno di separazione
|
Lei timidamente mi tiene per mano
|
I libri di scuola sono nascosti nel cassetto più lontano
|
E non torno per passare la notte a casa più spesso
|
Eravamo sparsi per il mondo in tutte le direzioni
|
La vita è diventata una serie infinita di date,
|
Ma tra queste immagini polverose tutto è uguale
|
Eccola, questa nostalgia, dunque |