Testi di Monuments - This Or The Apocalypse

Monuments - This Or The Apocalypse
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Monuments, artista - This Or The Apocalypse. Canzone dell'album Monuments, nel genere
Data di rilascio: 23.10.2008
Etichetta discografica: Lifeforce
Linguaggio delle canzoni: inglese

Monuments

(originale)
Harsh spoken cadence are these crooked lines we walk by
Yet brilliant beasts of flight
Don’t cease to line our roads home
Drowned amongst a sea of faintly falling ashes
We cannot come back here
Speaking through the slit in your tongue
Crying out that you belong
Just for you are bitter in thought
And you ate of your own heart
In gathering the fragments of the time we’ve sowed
We never chose the crops nor the tares
In burning what’s left of every single field
How could you ever forget?
What is left to build here?
Of which do first we destroy?
Ancient sullen anger
Put your hands in the earth
You were once the roots of something whole
Right there where you stand;
put your hands in the earth
There is nothing left to set us apart
There can never be an end to all the graves and the dust
And we will never wash it from our hands
In carving your name into the marble stone
How could you ever forget?
We cannot come back here
Speaking through the slit in your tongue
Crying out that you belong
Just for you are bitter in thought
And you ate of your own heart
Immensity is now your greatest fear
As it calmly tracks your steps
In planting the seeds along your very home
How could you ever forget?
And all we have left are the monuments
(traduzione)
La dura cadenza parlata sono queste linee storte su cui camminiamo
Eppure brillanti bestie di volo
Non smettete di allineare le nostre strade verso casa
Annegato in un mare di ceneri che cadono debolmente
Non possiamo tornare qui
Parlando attraverso la fessura nella tua lingua
Gridando che appartieni
Solo perché sei amaro nei pensieri
E hai mangiato del tuo stesso cuore
Nel raccogliere i frammenti del tempo che abbiamo seminato
Non abbiamo mai scelto i raccolti né le zizzanie
Bruciando ciò che resta di ogni singolo campo
Come potresti mai dimenticare?
Cosa resta da costruire qui?
Di quale prima distruggiamo?
Antica rabbia imbronciata
Metti le mani nella terra
Una volta eri le radici di qualcosa di intero
Proprio lì dove ti trovi;
metti le mani nella terra
Non c'è più niente che ci distingue
Non ci può mai essere una fine per tutte le tombe e la polvere
E non lo laveremo mai dalle nostre mani
Nell'incidere il tuo nome nella pietra di marmo
Come potresti mai dimenticare?
Non possiamo tornare qui
Parlando attraverso la fessura nella tua lingua
Gridando che appartieni
Solo perché sei amaro nei pensieri
E hai mangiato del tuo stesso cuore
L'immensità è ora la tua più grande paura
Poiché traccia con calma i tuoi passi
Nel piantare i semi lungo la tua stessa casa
Come potresti mai dimenticare?
E tutto ciò che ci resta sono i monumenti
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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