| Il sole estivo picchiava
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| Oh peccato che dimostrerebbe
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| Il condizionatore d'aria dell'ufficio di George Chester
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| Non ci andrei più
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| Mentre pozze di sudore gli colavano dalla fronte
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| Aveva una fantasticheria
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| Si è visto con sua moglie e i suoi figli
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| Nella sua casetta in riva al mare
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| Ha pagato la sua auto al parcheggio
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| Il che dava i brividi al pover'uomo
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| L'inserviente rise e si allontanò
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| Spulciare un rotolo di banconote
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| Accese il motore con mani tremanti
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| Alla fine di una lunga e dura giornata
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| E mettendosi nelle mani di Dio
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| Ha guidato verso la lunga autostrada
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| Il traffico si estendeva a perdita d'occhio
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| Da paraurti a paraurti acceleravano
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| Guidavano a velocità soprannaturali
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| Che gli riempì il cuore di terrore
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| A volte si fermavano per un'ora o più
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| E mille corna suonerebbero
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| Gli occhi di George Chester rotearono all'indietro nella sua testa
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| E il suo povero cervello ha iniziato ad andare
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| Alla fine arrivò al cancello dell'autostrada
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| E ha depositato i suoi soldi
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| Ha svoltato di pugno a destra
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| E ha seguito la curva
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| Ha preso ogni curva della foglia di trifoglio
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| Ha seguito ogni segno
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| E quando è tornato allo stesso casello
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| Ha dato loro un altro centesimo
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| Le sue mani erano strette sul volante
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| Le sue labbra e la sua gola erano secche
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| Ha giurato su tutto ciò che gli era caro
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| Ce la farebbe o morrebbe
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| Ha preso la prima svolta a destra
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| La foglia di trifoglio da passare
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| Era abbastanza sicuro del suo successo
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| Fino a quando il casello non si è alzato in vista
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| E ora dicono quando la luna è piena
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| E la foglia di trifoglio è ferma
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| Si sente il suono di un motore
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| Lavorare su per la collina
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| Un centesimo cade al casello
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| Al fresco di una notte d'estate
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| Ed eternamente quella povera macchina
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| Prende la prima svolta a destra |