| -Ciao!
|
| - Anche tu, salute.
|
| Sono venuto per condividere il dolore.
|
| - Che tipo di dolore hai?
|
| - Affilato. |
| Questa è la punta dell'iceberg, il mio passato.
|
| Sole bianco, non sogno
|
| E quel fiume ora è solo. |
| La mia famiglia crede in Dio
|
| E io, come se Dio stesso, fosse la prima parola.
|
| Vedo persone che ci hanno lasciato.
|
| Sono silenziosi, senza distogliere lo sguardo.
|
| Giuramenti in coro: "Hai perso la fede e quel mondo tessuto da Dio".
|
| Sento le voci delle persone, mi spaventano, dimmi cos'è?
|
| Qui. |
| E non lo so.
|
| La luna è piena, la confessione è lunga.
|
| Le mie giornate sono grattate di corde.
|
| Voglio dire, aprire la mia anima,
|
| Ma per sentire, devi ascoltare.
|
| -Non ti capisco bene.
|
| -Chi sono i genitori? |
| e chi ti ha aperto il mondo, che eri stufo?
|
| -Padre degli anni Trenta, madre Amore,
|
| La madre di mia madre è malata e il suo sangue scorre in me,
|
| offuscando le linee nel mare delle mie visioni.
|
| E abbiamo respirato la neve dell'anno scorso.
|
| Scendi le scale in silenzio. |
| E il mondo sembrava più grande di quello che è.
|
| Ombre viola, stele della memoria o busto marmoreo delle malattie.
|
| La vernice gialla era nera
|
| Ed ero puro, la voce della mia anima.
|
| In attesa, versate dell'acqua, la primavera verrà da noi, con i colori del verde.
|
| Come puoi perdere la fede se non ce l'hai?
|
| - È come essere il paradiso, figliolo.
|
| Questo mondo non è mai stato mio.
|
| E abbiamo navigato nelle foreste attraverso il cielo, lontano dalle persone.
|
| Ma dentro non abbiamo trovato altro che parole di bambini.
|
| - Dì una preghiera velocemente. |
| E me ne andrò.
|
| Il freddo scalda i cuori di tre.
|
| Lavato via i bordi chiari
|
| un cuore ruvido graffia verso l'esterno, chiede di essere fatto uscire.
|
| Rasoi affilati tagliano la carne all'interno,
|
| E ho chiesto pietà: "Fammi uscire".
|
| Lavato via i bordi chiari
|
| un cuore ruvido graffia verso l'esterno, chiede di essere fatto uscire.
|
| Rasoi affilati tagliano la carne all'interno,
|
| E ho chiesto pietà: "Fammi uscire".
|
| Dormire. |
| Le farmacie hanno salutato le signorine.
|
| Ma non ci siamo sciolti lì.
|
| Non ho mai voluto essere solo.
|
| So che è sciocco piagnucolare così, ribollente.
|
| Dopo il tempio del pensiero nel cielo:
|
| Come ho potuto assorbire un demone geniale nel corso degli anni?
|
| Scappa dalla paura, anche se devi aver paura di te stesso,
|
| Piegare in linea.
|
| Parla con me.
|
| So esattamente dove scorrono i fiumi, ma nessuno ci crede.
|
| Voglio scrivere parole solo per l'anima,
|
| Voglio restituire i miei amici e non correre da nessuna parte.
|
| Ho tradito ed ero debole
|
| ha lanciato, ha voluto lasciare il mondo per sempre.
|
| Visse sotto i nomi di eroi e cadde così in profondità
|
| e mi sembrava che lì mi sarei nascosto.
|
| Voleva mogli di amici, invidiato,
|
| nei suoi pensieri ha ucciso, maledicendo questo mondo.
|
| Il mio dolore è in queste parole.
|
| Non l'ho mai detto a nessuno, lo sai prima.
|
| Davanti agli occhi dei nomi, verseranno lacrime.
|
| Ti devo infinitamente.
|
| Si alzò lentamente al suono di una campana.
|
| E ho visto le lacrime di mio padre.
|
| Lavato via i bordi chiari
|
| un cuore ruvido graffia verso l'esterno, chiede di essere fatto uscire.
|
| Rasoi affilati tagliano la carne all'interno,
|
| E ho chiesto pietà: "Fammi uscire".
|
| Lavato via i bordi chiari
|
| un cuore ruvido graffia verso l'esterno, chiede di essere fatto uscire.
|
| Rasoi affilati tagliano la carne all'interno,
|
| E ho chiesto pietà: "Fammi uscire". |