Testi di Que no te cojan - Def Con Dos

Que no te cojan - Def Con Dos
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Que no te cojan, artista - Def Con Dos. Canzone dell'album Ultramemia, nel genere Рэп и хип-хоп
Data di rilascio: 16.02.1996
Etichetta discografica: Dro East West
Linguaggio delle canzoni: spagnolo

Que no te cojan

(originale)
Eres un canijo pero sabes ya
Que a la vida da asco verla
Y que todo lo que te han contado
Y todas las mentiras que te ha hecho tragar
En el colegio el señor maestro
Sólo han servido para que ahora sepas
Que ésto es un camelo
Pura y simple tomadura de pelo
Porque ahora el pasado, por arte de magia
Tiene vida propia y va cambiando
Según convenga alterar biografías
En la enciclopedia, limpiando con Zotal
Para que no huelan los hechos
Que nunca es bueno que la gente sepa
Porque reyes y presidentes son
Y serán por siempre
Grandes figuras incuestionables
Ante quienes hay que doblar el espinazo
Dar taconazo, besar su mano
Honrar su sable y que Dios les salve
Por éso nunca conviene olvidarse
De nadie y hacer memoria
E intentar averiguar la verdadera historia
Y cuanto más arriba y más atrás
Mira y verás cómo te sorprende
El poco disimulo con que todo el mundo
Cambia de chaqueta, corbata, gabardina
O chandal, pero nunca de gallumbos
Y todos a una pisándote la chepa
Arrampla, trinca, malversa
Que siga el pasodoble, la juerga flamenca
Y grita con ellos: «Vivan las caenas»
Rompe ya tu silencio
Dale duro al que te dió primero
Únete a la disidencia, piensa y que no te cojan
Que no te cojan
Eres un canijo pero sabes ya
Que a la vida da asco verla
Y que estás padeciendo una náusea constante
De tragarte siempre los mismos fraudes
Y girar, sin parar
Encima de un pedrusco que ha dado ya
Demasiadas vueltas, demasiadas veces
En el mismo sitio y sobre un mismo eje
Y ya lo has comprobado
A cada tropiezo le sigue un palo
Nada sirve para nada
El príncipe nunca se convierte en rana
Y una y otra vez se pone en marcha
La misma manivela que mueve el engranaje
Y trocea en estaciones, de lunes a viernes
Domingos y festivos, el tiempo que te queda
Para verlas venir e intentar discernir
Entre tanta morralla que ya les vale
De cuentos chinos y embustes oficiales
Punto final y mucho cuidadito
Con hacer recordar quien fuera
El delfín del anciano general
Aunque ya da igual
Porque hoy los supuestos contestatarios
Viven también de las arcas del estado
Rompe ya tu silencio
Dale duro al que te dió primero
Únete a la disidencia, piensa y que no te cojan
Que no te cojan
Eres un canijo pero sabes ya
Que a la vida da asco verla
Pero ésto es lo que hay y éso es lo que pasa
Si no quieres caldo toma siete tazas
Y todos a una pisándote la chepa
Arrampla, trinca, malversa
Que siga el pasodoble, la juerga flamenca
Y grita con ellos: «Vivan las caenas»
Rompe ya tu silencio
Dale duro al que te dió primero
Únete a la disidencia, piensa y que no te cojan
Que no, que no
Que no te cojan
(traduzione)
Sei un gracile ma lo sai già
Quella vita è disgustosa da vedere
E che tutto quello che ti hanno detto
E tutte le bugie che ti ha fatto ingoiare
Nella scuola l'insegnante
Hanno servito solo in modo che ora tu lo sappia
Che questo è un cammeo
Stuzzicare puro e semplice
Perché ormai il passato, per magia
Ha una vita propria e sta cambiando
A seconda del caso, per modificare le biografie
Nell'enciclopedia, pulire con Zotal
Quindi non annusano i fatti
Che non è mai bene che le persone lo sappiano
Perché re e presidenti lo sono
E lo saranno per sempre
Grandi figure indiscutibili
A chi devi piegare la spina dorsale
Dai il tallone, baciagli la mano
Onora la loro sciabola e che Dio li salvi
Ecco perché non dovresti mai dimenticare
Da nessuno e ricorda
E prova a scoprire la vera storia
E più in alto e più indietro
Guarda e vedrai come ti sorprende
La piccola dissimulazione con cui tutti
Cambia giacca, cravatta, trench
Oppure tuta, ma mai gallumbo
E tutti insieme calpestando la tua gobba
Arramla, frustate, appropriazione indebita
Lascia che il doppio passaggio continui, la baldoria di flamenco
E gridare con loro: «Viva le caenas»
Rompi il tuo silenzio ora
Colpisci chi ti ha colpito per primo
Unisciti alla dissidenza, pensa e non farti prendere
non farti prendere
Sei un gracile ma lo sai già
Quella vita è disgustosa da vedere
E che soffri di nausea costante
Di ingoiare sempre le stesse frodi
E gira, all'infinito
In cima a un masso che ha già colpito
Troppi giri, troppe volte
Nello stesso luogo e sullo stesso asse
E hai già controllato
Ogni inciampo è seguito da un bastone
niente è inutile
Il principe non si trasforma mai in una rana
E ancora e ancora si avvia
La stessa manovella che muove l'ingranaggio
E tagliato a stagioni, dal lunedì al venerdì
Domenica e festivi, il tempo che ti resta
Per vederli arrivare e cercare di discernere
Tra tanta spazzatura che ne vale la pena
Racconti cinesi e bugie ufficiali
Ultimo punto e stai molto attento
Facendo ricordare chi era
Il delfino dell'anziano generale
Anche se non importa
Perché oggi i presunti manifestanti
Vivono anche delle casse dello Stato
Rompi il tuo silenzio ora
Colpisci chi ti ha colpito per primo
Unisciti alla dissidenza, pensa e non farti prendere
non farti prendere
Sei un gracile ma lo sai già
Quella vita è disgustosa da vedere
Ma questo è quello che è ed è quello che succede
Se non vuoi il brodo, prendi sette tazze
E tutti insieme calpestando la tua gobba
Arramla, frustate, appropriazione indebita
Lascia che il doppio passaggio continui, la baldoria di flamenco
E gridare con loro: «Viva le caenas»
Rompi il tuo silenzio ora
Colpisci chi ti ha colpito per primo
Unisciti alla dissidenza, pensa e non farti prendere
No, no
non farti prendere
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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