Testi di Sr.Zapatones - El Barrio

Sr.Zapatones - El Barrio
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Sr.Zapatones, artista - El Barrio. Canzone dell'album Hijo Del Levante, nel genere Поп
Data di rilascio: 20.10.2014
Etichetta discografica: Concert Music Entertainment
Linguaggio delle canzoni: spagnolo

Sr.Zapatones

(originale)
Se.
Zapatones
Qué te pasa, te veo y te miro y no te conozco, qué te pasa, que traes tan sucia,
tan larga melena, sonrojada mejilla delata tu cara de asombro, siempre en alerta,
duro tu mundo, tu centinela
No hace nada corrías la casa conmigo del brazo, no hace nada tenías mi cabeza
jarta de tirones, aún recuerdo el calor de tu cuerpo sentao en tu regazo,
siempre mi niña, tu centinela en las duras noches
Recuerdo tu promesa en la camita, delante de muñecos compañeros
¡juro ser por siempre tu princesita!
Y fue un orgullo ser tu caballero
Todavía conservo el bombín y mi cara pintada, los dos guantes, nariz de payaso
y traje de colores, que ilusión ver a la luz de tus ojos y esas dulces palabras
Serás mi payaso y voy a llamarte señor zapatones.(bis)
El tiempo no se para ante nadie, los años dieron alas a tu cuerpo,
corrieron por tus ganas nuevos aires, sentí el olvido entrando por mi cuerpo
En papel de revista envolviste todo mi cariño, y encerrarse mi cuerpo dolío en
cajas de zapatos, ahora se como duele estar solo y llorar como un niño,
sin una amiga, sin compañía y sin tus brazos
Qué te pasa, te veo y te miro y no te conozco, qué te pasa, que traes tan sucia,
tan larga melena, sonrojada mejilla delata tu cara de asombro, siempre en
alerta, duro tu mundo, tu centinela
Pasaron las primaveras y duros inviernos, y en cada cumpleaños quise besarte,
me hubiera conformao con sentir tu cuerpo, olerte, verte, tocarte, sentirte,
acariciarte.
Sentí la llamada del mundo a través de un llanto, supuse que en
tu nueva vida dabas biberones, llegó el día en que me cogistes de nuevo del
brazo, y me presentaste querida hija mía, sr zapatones
El fue quien me cuidaba, mimaba mis buenos ratos, siempre me defendía si venia
el hombre del saco
Tocaba sus platillos y nunca le di cuerda, sacaba mi sonrisa cuando siempre
había una pena
Ha sido mi payaso, mi amigo, mi confidente, nunca temí el fracaso,
a tu lado siempre fuerte
Cuando existía un castigo impuesto por mis mayores, a mi no me importaba allí
estaba zapatones
Ahí te dejo cuidando el tesoro que me ha dao la vida, cuida de ella como la
princesa de largas melenas, y defiende con una sonrisa todas sus herías,
es duro su mundo, mi amor, mi payaso, mi centinela
(traduzione)
Lo so.
Scarpe
Cosa c'è che non va in te, ti vedo e ti guardo e non ti conosco, cosa c'è che non va in te, perché sei così sporco,
capelli così lunghi, guancia arrossata tradisce il tuo volto di stupore, sempre in allerta,
duro il tuo mondo, la tua sentinella
Non hai fatto niente, hai gestito la casa con me a braccetto, non hai fatto niente, avevi la mia testa
barattolo di cretini, ricordo ancora il calore del tuo corpo seduto in grembo,
sempre la mia ragazza, la tua sentinella nelle notti difficili
Ricordo la tua promessa a letto, davanti alle amiche bambole
Giuro che sarò la tua piccola principessa per sempre!
Ed era un orgoglio essere il tuo cavaliere
Ho ancora la bombetta e la faccia dipinta, i due guanti, il naso da clown
e vestito colorato, che illusione vedere alla luce dei tuoi occhi e di quelle dolci parole
Sarai il mio clown e ti chiamerò Mr. Shoes.(bis)
Il tempo non si ferma davanti a nessuno, gli anni hanno dato le ali al tuo corpo,
nuovi venti scorrevano attraverso il tuo desiderio, ho sentito l'oblio entrare nel mio corpo
Nella carta di una rivista hai avvolto tutto il mio amore e rinchiuso il mio corpo ferito
scatole di scarpe, ora so quanto fa male stare da solo e piangere come un bambino,
senza un amico, senza compagnia e senza le tue braccia
Cosa c'è che non va in te, ti vedo e ti guardo e non ti conosco, cosa c'è che non va in te, perché sei così sporco,
capelli così lunghi, la guancia arrossata tradisce il tuo volto di stupore, sempre dentro
vigile, duro il tuo mondo, la tua sentinella
Passarono le primavere e gli inverni rigidi, e ad ogni compleanno volevo baciarti,
Mi sarei accontentato di sentire il tuo corpo, annusarti, vederti, toccarti, sentirti,
accarezzarti.
Ho sentito la chiamata del mondo attraverso un grido, lo immaginavo dentro
la tua nuova vita hai dato bottiglie, è arrivato il giorno in cui mi hai ripreso dalla
braccio, e mi hai presentato la mia cara figlia, signor scarpe
Era lui che si prendeva cura di me, coccolava i miei bei momenti, mi difendeva sempre se venivo
l'uomo nero
Suonava i suoi piatti e non gli ho mai mollato, mi ha fatto sorridere quando sempre
c'è stato un peccato
È stato il mio clown, il mio amico, il mio confidente, non ho mai temuto il fallimento,
al tuo fianco sempre forte
Quando c'era una punizione imposta dai miei anziani, non mi importava lì
Ero con le scarpe
Ecco ti lascio a prenderti cura del tesoro che la vita mi ha ferito, prenditi cura di lei come la
principessa dai capelli lunghi, e difende tutte le sue ferite con un sorriso,
il tuo mondo è duro, amore mio, mio ​​clown, mia sentinella
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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