| Stai in piedi e muoviti e cammina sull'acqua
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| Stacca la copertina dalla città
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| Guarda i suoi interni contrarsi, fumare e ruotare all'infinito
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| Affondando. |
| Muoversi in profondità sott'acqua
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| Esistono molti altri mondi
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| Abbastanza presto li apriremo
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| Presto li spezzeremo anche noi
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| Nuoto. |
| Guardare il cemento mangiare l'oceano
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| Dita di metallo raschiano i cieli
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| Le finestre sembrano luci di Natale da qui fuori
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| Galleggiante. |
| Contando le nuvole. |
| Stanno svanendo lentamente
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| Mimetizzarsi con cieli di cartone
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| Presto produrremo repliche
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| È tutto sostituibile
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| Dal cielo, i binari del treno sembrano punti di sutura
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| Come se stessero tenendo insieme il mondo; |
| come se esplodesse da un momento all'altro
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| E ho un altro pensiero che terrò per me
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| Finché gli scheletri non cammineranno liberi. |
| Fino a quando il trucco non si stacca tutto
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| Non c'è niente di nuovo da scoprire, non c'è niente di nuovo da inventare
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| Non c'è niente di nuovo a cui pensare che non sia stato pensato prima
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| E non c'è niente da credere che non abbiamo già dimenticato
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| Non c'è più niente, non c'è niente di nuovo, non c'è niente-
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| No, no, no, no
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| E ho un altro sogno che terrò per me
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| Finché i tiranni non saranno morti e i patrioti saranno inghiottiti interi
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| E ho una bottiglia che posso puntare al centro
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| Pieno di lettere, da bambino, avevo sempre avuto intenzione di inviare
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| Diremmo le nostre menti e cambieremmo il mondo
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| Risolviamo il passato e apriamo la strada
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| Ma ora siamo freschi di eroi; |
| ora abbiamo esaurito la speranza
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| Non ci sono salvatori nella tecnologia: solo soluzioni rapide
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| E buchi, dentro buchi, dentro buchi, dentro di te
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| E un posto dove appendere la testa e convincermi che non c'è differenza |