| Vogliono e riavere il loro paese
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| E inizia a costruire una piccola baracca
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| Su nel bosco, lungo la pista
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| Lontano da tutto ciò che hanno sopportato
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| Lontano dagli stranieri e dalle città
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| Lontano da sparvieri e abiti
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| Grattano una vita dal suolo
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| Porno in cabina
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| Crescono un albero, aprono un blog
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| Mungono il maiale, uccidono il cane
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| Per settimane e settimane non vedono nessuno
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| Sono così mansueti che la loro faccia è scomparsa
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| Si chiamano «i congelati»
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| E presto potrebbero rinascere
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| Scavato come bombe inesplose
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| Porno in cabina
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| Sono cazzi totali, sono tutti uguali
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| Con i loro cervelli apocalittici
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| Hanno voltato le spalle alla vita urbana
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| Il sogno multi-culti è andato
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| Non chiamarli spazzatura o isolati
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| Possono essere avventati, possono essere poveri
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| Ma saremo tutti isolani nel porno in cabina
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| Scrivono un piccolo massetto pungente contro la modernità
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| Un manifesto, così sembra, contro l'alfabetizzazione di base
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| Non possono usare apostrofi, non possono scrivere «ipocrisia»
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| Il loro manifesto non viene letto da tutti tranne Dio
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| Pensano che l'uomo non sia stato progettato
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| Vivere con uomini con menti diverse
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| Pensano che il mondo verrà da loro
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| Hanno in programma di nascondersi e aspettare il loro momento
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| Inizia a piovere, aspettano l'alba
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| Sanno che il resto sarà insieme
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| Il giorno in cui i puri abbracciano il richiamo del cabin porn
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| Vogliono e riavere il loro paese
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| E inizia a costruire la loro piccola baracca
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| Lontano dagli esperti e dai neri
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| Porno in cabina |