Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone The Gatecrasher, artista - Momus. Canzone dell'album The Poison Boyfriend, nel genere Инди
Data di rilascio: 09.08.1987
Etichetta discografica: Cherry Red
Linguaggio delle canzoni: inglese
The Gatecrasher(originale) |
He shows up at the party in a pair of dark glasses |
His grandfather wore in the war |
Saying nothing to no-one, just drinks as if that’s |
What God gave him his ugly mouth for |
And he doesn’t make passes at the girls in the corner |
In their Bolshevik glasses and black |
When they giggle a little and look at him funny |
The gatecrasher only looks back |
He takes in the faces, never quite placing them |
Squinting his short-sighted eyes |
And each one reminds him of someone he’s known |
Or someone he faintly dislikes |
And he can’t understand the naive curiosity |
Forcing two strangers to talk |
When language is always and everywhere language |
And people are like cheese and chalk |
So he lifts himself out of his squatting position |
And gets up for something to eat |
But the ham is too pink and the turkey is cardboard |
And the plate is as floppy as meat |
So he fills up his glass with a bottle of vodka |
Snatched from some new arrivals who stare |
As he tips back his head like a man seized with laughter |
And spits the drink into the fire |
And he looks so appealing with eyes like a bloodhound |
And hair like the 'Quatre Cent Coups' |
With the holes in his trousers designed to arouse us |
He looks like he’d know what to do |
On the rims of his eyes there’s a trace of infection |
Or maybe the mark of a tear |
Is it mascara or is it bacteria, there where the white disappears? |
And which of those girls isn’t scared of him |
And which of us isn’t the same |
And maybe that’s why, of the four of them |
No one remembers the gatecrasher' s name |
Absentmindedly licking the tip of a finger |
He’s just used for scratching his ear |
He wrinkles his nose at the taste of the wax |
Which, like him, is acidic and sour |
And just for a second something comes back to him |
Something so real and remote |
That he flings back his vodka to blank out the thought |
And he grins as it scorches his throat |
Maybe he thinks of his mother, how she kicked out his father |
When he’d pushed her around once too much |
And how he’d pretended to sleep as she hugged him |
And how he’d been calmed by her touch |
Or he’s sad with nostalgia for a little Italian |
Who worked in a bar in Milan |
While they swept up the glass on Piazza Fontana |
He knew she’d be thinking of him |
She’d be thinking of him |
Or he wonders why Hitler liked lemon verbena |
And whether he loved Eva Braun |
Or maybe he thinks of his cheap bed and breakfast |
On the far side of town |
(traduzione) |
Si presenta alla festa con un paio di occhiali scuri |
Suo nonno indossava in guerra |
Non dire nulla a nessuno, beve solo come se fosse così |
Per cosa Dio gli ha dato la sua brutta bocca |
E non fa passaggi alle ragazze nell'angolo |
Con i loro occhiali bolscevichi e neri |
Quando ridono un po' e lo guardano in modo strano |
Il gatecrasher si limita a guardare indietro |
Prende le facce, senza mai metterle del tutto |
Strizzando gli occhi miopi |
E ognuno gli ricorda qualcuno che conosce |
O qualcuno che debolmente non gli piace |
E non riesce a capire la curiosità ingenua |
Costringere due estranei a parlare |
Quando la lingua è sempre e ovunque lingua |
E le persone sono come il formaggio e il gesso |
Quindi si solleva dalla sua posizione accovacciata |
E si alza per qualcosa da mangiare |
Ma il prosciutto è troppo rosa e il tacchino è di cartone |
E il piatto è floscio come la carne |
Quindi riempie il bicchiere con una bottiglia di vodka |
Strappato ad alcuni nuovi arrivati che fissano |
Mentre inclina la testa all'indietro come un uomo preso dalla risata |
E sputa la bevanda nel fuoco |
E sembra così attraente con gli occhi come un segugio |
E capelli come i "Quatre Cent Coups" |
Con i buchi nei pantaloni pensati per eccitarci |
Sembra che saprebbe cosa fare |
Sul bordo dei suoi occhi c'è una traccia di infezione |
O forse il segno di una lacrima |
È mascara o batteri, lì dove il bianco scompare? |
E quale di quelle ragazze non ha paura di lui |
E chi di noi non è lo stesso |
E forse è per questo, di loro quattro |
Nessuno ricorda il nome del gatecrasher |
Leccarsi distrattamente la punta di un dito |
È solo usato per grattarsi l'orecchio |
Arriccia il naso al gusto della cera |
Che, come lui, è acido e acido |
E solo per un secondo qualcosa gli torna in mente |
Qualcosa di così reale e remoto |
Che lancia indietro la sua vodka per cancellare il pensiero |
E sorride mentre gli brucia la gola |
Forse pensa a sua madre, a come ha cacciato suo padre |
Quando l'aveva spinta in giro una volta di troppo |
E come aveva finto di dormire mentre lei lo abbracciava |
E come era stato calmato dal suo tocco |
Oppure è triste per la nostalgia di un po' di italiano |
Chi ha lavorato in un bar di Milano |
Mentre spazzavano i vetri di piazza Fontana |
Sapeva che avrebbe pensato a lui |
Starebbe pensando a lui |
Oppure si chiede perché a Hitler piacesse la verbena al limone |
E se amava Eva Braun |
O forse pensa al suo bed and breakfast economico |
Dall'altra parte della città |