Per quanto puoi andare!
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C'è, c'è, c'è!
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Non appena tornano i ruscelli, proprio come la mia giovinezza
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Un bambino era un feto, un frutto cresciuto
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Barba e baffi lasciati indietro, fase di immaturità di Yunus
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I brufoli, l'acne uccisa, mi hanno sbiadito il sole sul viso
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E nei dipinti con un'unghia caduta, era un dipinto
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In quel cielo ruggente, la gabbia chiusa a chiave dell'uccello
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La fiducia capovolta, improvvisamente è apparso il trucco dell'amico
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Ho bevuto una tazza di caffè, i fondi sono rimasti nel mio raccolto
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Ruga la cagna delle bugie, è strabiliante
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La mossa ostile di un amico svanisce
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Due lunghezze di tradimento, che non sono scuse
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Sono disperato per il tuo bene, almeno non portare il tuo male
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E sono tutti passeggeri della stessa strada, teste di tanti corpi
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Dichiarazioni da schierare davanti alla piazza e da prendere
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Se non ci fossero preghiere, chi scaccerebbe il demone traditore?
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Il mio cuore è bianco o puro, la tua sporcizia si riflette sul tuo viso
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Il mio pseudonimo è estate in lettere d'oro
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La mia solitudine è tenebra, gonfia agli occhi malvagi (gonfia agli occhi malvagi, yo, yo, yo)!
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Cadû ya herru, ya merru Kaf-Kef
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Saluta i ladri d'ombra (ciao, ciao, ciao)!
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Abile è esploso, la mia faccia è impalata
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Non mi aspetto dalla locanda di Nushirevan (no, no, no, no, no, no, no)
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Candela Ahu-yi Falek, io sono il candeliere
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È un Dio che non cade, svegliati (svegliati, svegliati)!
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Stai zitto!
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In particolare, sprofondare nella fossa profonda
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In un'imboscata in soggezione, l'odio è evidente nei suoi occhi
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Wow, sei vendicativo
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Il tuo hin pilan, var hin
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Feto cresciuto, andato in guerra, dammi le mie pistole
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Quanti dei tuoi amici hai appeso al cortile hai tenuto la corda?
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Hanno riso, tu hai messo il broncio. |
Quante rose hai essiccato nel tuo cuore?
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Quale percentuale dei tuoi ricordi hai dimenticato?
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Per non parlare del tuo nome è la condizione della mia amicizia.
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Non essere del rap, il sole del cielo Sago questa è la mia faccia
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Mi rifugio nella mia ombra, nella mia essenza, sono caduto nel deserto dell'hijran
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Lascia che i miei occhi versino cento primavere di lacrime
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Ho imparato da solo, sono cresciuto da solo
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L'ho seppellito con le mie labbra
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Non pensare che tutti, mia cara, sarai un amico fedele
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Pensavi che tutti fossero amici? |
Forse essere un piagnucolone
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Forse sii leale, anche il mondo sarà serdar
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Diventa un amante, diventa un piagnucolone, diventa un serdar, diventa un dildar
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Il mio pseudonimo è estate in lettere d'oro
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La mia solitudine è tenebra, gonfia agli occhi malvagi (gonfia agli occhi malvagi, yo, yo, yo)!
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Cadû ya herru, ya merru Kaf-Kef
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Saluta i ladri d'ombra (ciao, ciao, ciao)!
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Abile è esploso, la mia faccia è impalata
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Non mi aspetto dalla locanda di Nushirevan (no, no, no, no, no, no, no)
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Candela Ahu-yi Falek, io sono il candeliere
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È un Dio che non cade, svegliati (svegliati, svegliati)!
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-Rap Genius Turchia |