| Era un tosatore di armi, un suonatore di baracche
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| Chi era giunto alla fine della sua corsa,
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| Allora lanciò un urlo e gettò a terra la sua lama,
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| L'ultimo dei suoi dieci era stato fatto.
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| Poi andò in ufficio e chiese il suo assegno,
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| E il manager lo ha pagato in contanti,
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| Poi arrotolò la coperta e si avviò verso casa
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| "Prima che giocasse a carte e diventasse avventato
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| Si accampò per la notte 'sotto gli alberi lungo la strada,
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| Lontano dal freddo e dall'umidità,
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| Quando uno swagman è uscito dal crepuscolo ev'nin'
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| E ha iniziato a ricostruire il suo accampamento.
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| «Vieni e unisciti a me vecchio timer» disse il tosatore,
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| «Ne ho abbastanza qui per due.»
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| «La mia sacca da sformato è leggera», disse il vecchio,
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| «Grazie ragazzo, non importa se lo faccio.»
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| Chitarra
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| Quando il pasto finì, iniziarono a parlare,
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| Come fanno i viaggiatori,
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| E il vecchio disse: «Hai viaggiato a lungo?»
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| «La tua attrezzatura e la tua coperta sembrano nuove.»
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| «No, non sono in pista» disse il tosatore,
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| «Sono un tosatore appena finito la mia corsa,
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| E ho cinquecento dollari in questa borsa qui,
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| Solo per dimostrare che il mio lavoro è stato fatto.»
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| «Oooooh, cinquecento dollari» disse il vecchio,
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| «Sono un sacco di soldi, figliolo»
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| ci sono molti uomini stati assassinati per meno,
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| Ha seppellito un posto in fuga".
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| Poi andò al suo malloppo e tirò fuori un coltello,
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| E anche una pietra per affilare,
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| Mentre affilava il bordo e alzò lo sguardo e disse:
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| «Non avresti mai dovuto viaggiare da solo.»
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| Oh, il tosatore ha pensato che sciocco è stato,
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| Per aprire la sua bocca così ampiamente,
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| Era sicuro che il vecchio avrebbe aspettato finché non si fosse addormentato
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| E poi seppellisci quel coltello nella sua pelle.
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| Così si sdraiò nella sua coperta e aspettò di sentire,
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| Il suono mentre dormiva lo swagman,
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| Quando udì il primo russare, scivolò fuori dal letto,
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| Nell'oscurità si è insinuato.
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| Ma non era andato lontano quando pensava di poter sentire,
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| Passi non lontano dietro,
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| Così ha accelerato il suo passo da una passeggiata al trotto,
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| I passi continuavano a battere la pista.
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| Alla fine correva a tutto gas nel buio,
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| Per paura era quasi cieco,
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| E più veloce è andato, più velocemente sono venuti,
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| Quei passi che si trascinano dietro.
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| Poi inciampò e cadde con un tonfo terribile,
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| Attraversa un tronco che giaceva sulla pista,
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| Mentre giaceva lì ansimando e fantasticando
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| Sentì la punta di quel coltello nella schiena.
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| E lì tremava per l'energia spesa,
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| E sapeva che la sua gara era stata condotta,
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| Quando lo swagman cadde sul tronco al suo fianco,
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| Un' sussurrò «Chi ci sta dietro, figlio?»
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| Ebbene il tosatore tirò un grande sospiro di sollievo,
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| E disse: «Nessuno ci segue, papà».
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| «Beh, se nessuno la insegue,» disse il vecchio,
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| «Che diavolo stiamo correndo con la pelliccia, ragazzo.» |