| in ogni racconto popolare, in ogni libro,
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| c'è un eroe o un'eroina
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| e c'è una strega o un troll o un truffatore
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| o una malvagia matrigna o solo un cattivo generale
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| e ricordo di aver letto quando ero giovane
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| e mi sono sempre dispiaciuto per i cattivi e gli imbroglioni
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| non mi sono mai identificato con i ragazzini smarriti
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| ma forse è perché non avevo fratelli o sorelle
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| e così quando la strega morì io piansi
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| perché non volevo che le facessero del male...
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| allo stesso modo quando il troll è stato ingannato e quando il drago è stato ucciso
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| e ho odiato la parte in cui il lupo è stato ucciso con l'ascia,
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| e la morale della storia mi ha sempre lasciato insoddisfatto
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| e non ero un sociopatico,
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| io avevo sei anni
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| chi potrebbe dire la differenza tra il bene e il male
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| un bambino con un'etica incorporata che non aveva bisogno di essere detto
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| che era sbagliato essere cattivo con tua madre o mentire a tuo padre
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| ma sapevo se dovevo scegliere da che parte stare
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| probabilmente sceglierei l'impero;
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| odiavo gli ewoks e amavo la Morte Nera.
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| e non mi sono mai dispiaciuto per l'ultimo unicorno
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| ho sempre pensato che quella canzone avesse bisogno di molta più chitarra
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| e non sono cresciuto per essere un serial killer,
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| anche se ci sono alcune persone nella mia lista
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| e ogni volta che vedo un bambino che legge un libro su un mago ragazzo
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| mi ritrovo a digrignare i denti e a stringere i pugni
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| e voglio dire "hey ragazzo, ecco una favola della buonanotte per te:
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| vince la strega cattiva e perdono gli orfani.
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| hanno fatto tutto bene e ora sono fondute orfane
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| e la morale della storia è che non sempre puoi scegliere
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| "Ehi ragazzo, ecco una favola della buonanotte per te:
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| vince la strega cattiva e perdono gli orfani.
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| hanno fatto tutto bene e ora sono fondute orfane
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| e la morale della storia è che non sempre puoi scegliere |