| Orlato di steppa,
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| Sostituendo il gozzo al fiume sibilante,
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| Yar verde-oro
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| Appoggiò la spalla contro il boschetto spinoso.
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| E ogni volta i cumuli di neve
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| Soffia il vecchio calore con un chok,
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| Piantine tagliate a terra stanca,
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| Vile per colpirci.
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| Dalla buccia, dalle squame, dall'intestino peloso
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| All'improvviso escono semi muscolosi e malvagi.
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| Guscio di frutta scricchiolante, in armatura di aleurone -
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| Vanno nell'ordine e si preparano per una guerra senza precedenti.
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| E subito gli abitanti dei villaggi,
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| Villaggi assonnati locali, edifici forestali,
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| Vedendo l'inizio dei semi delle piante,
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| Perché non ci sia corruzione e possibile mortificazione,
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| Gli host inviano notifiche,
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| Ad esempio, l'orzo sta arrivando da noi!
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| Qui, sbattendo bruscamente la porta,
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| Orzo verso il mugnaio barbuto
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| Con macine e mani di pini possenti,
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| Pesando ogni centesimo di otto.
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| Ecco chi salverà il suo villaggio natale,
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| Chi non ha paura di niente
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| Colui che di anno in anno, mentre cade il ghiaccio,
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| Le persone sono contente della loro distanza.
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| Demin, pazzo e nero. |
| Il male, come un moncone,
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| Si scopre per battere l'orzo.
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| Vecchio Demin mugnaio
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| Per il tuo villaggio
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| La lotta inizierà a sfrecciare:
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| In modo che i grani diventino caldi.
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| L'auk urla, le capanne scricchiolano,
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| Un cane pastore dai capelli grigi suda nell'erba.
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| "Bambini in una bracciata", ridono le nonne;
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| Stracci per strofinare,
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| Le cantine tremano di freddo.
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| Ma l'interesse ha il suo prezzo
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| E tutte le persone stanno guardando attraverso le persiane,
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| Come conduce un uomo su una strada polverosa
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| Guerra all'ultimo sangue non sullo stomaco
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| E batte il grano con le macine.
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| Anche se il sudore scorre dalla fronte,
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| Non si arrende e grida:
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| "Così lo sai
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| Il vecchio mugnaio Demin non ha paura dei grani completamente muscolosi.
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| Batte con macine, lo spinge nella foresta, esattamente come gli ha insegnato suo padre”.
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| Là nella foresta dietro la collinetta tra i cespugli
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| L'antico torrente fa girare la ruota.
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| Per mille anni non ha smesso di cantare,
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| Orzo che predice la morte il prima possibile.
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| Demin Pazzo e nero.
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| Il male, come un moncone, esce per battere l'orzo.
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| Il vecchio Demin il mugnaio per il suo villaggio
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| La battaglia comincerà a sfrecciare: per scaldare i chicchi.
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| E ogni anno l'uomo forte dava al grano un risoluto rifiuto -
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| Ma quest'estate, il cereale malvagio è in qualche modo particolarmente astuto.
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| L'insidioso nemico decise di fermare il ruscello sul ruscello,
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| Dopo aver convinto questo stravagante a sabotare
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| popolazione di legni.
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| Il mulino allora tacque: non è mosso dall'acqua.
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| Il grano indifeso non farà male.
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| E il coraggioso mugnaio è esausto e agita appena la sua macina.
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| L'orzo batte la vittoria nei cembali -
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| Il vecchio guerriero è condannato.
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| Ma l'orzo non lo sapeva nei tempi antichi
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| Il clan dei castori e i mugnai fecero un patto -
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| E nel minuto X il terzo plotone di castori
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| Diede l'ordine di rosicchiare i legni.
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| Tutto, tu, orzo, riceverai in pieno!
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| Un'onda arricciata laverà via i nemici,
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| E quelli che restano sulla riva,
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| Si macinerà rapidamente in polvere di farina.
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| Demin è pazzo e nero.
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| Il male, come un moncone, esce per battere l'orzo.
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| Il vecchio Demin il mugnaio per il suo villaggio
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| La battaglia comincerà a sfrecciare: in modo che i chicchi diventino caldi. |