La vita è una zebra
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E sto strisciando lungo la striscia nera dalle gambe alla schiena
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E non capisco se non è tutto come me, o se non sono come tutti gli altri
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La confusione è completa in questo caos
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Cercando di allungare il momento rallentando
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Sulla corsia luminosa, le persone, dopo essersi perse
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Decollando correndo, si imbattono nel nero,
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E lo sto attraversando, beh, e io?
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Che differenza fa dove è perdersi?
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Dove sparire se ti sei perso e con chi esattamente?
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Alla fine, girovagando... tra i vicoli
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Non vagare nella zona... vicino alla mia coda.
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E non importa...
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Alla fine, tutto tornerà un giorno al punto di partenza.
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Mamma, tuo figlio è un vagabondo
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Papà, tuo figlio è un vagabondo
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Sorella, tuo fratello è un vagabondo.
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La vita è una zebra, ho strisciato lungo la striscia nera
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Lascia il peggio, ma non tra la folla
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Beh, in qualche modo strappandogli gli occhi da sotto i piedi
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Mi guardavo intorno insensibile come l'acqua dolce
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Dopotutto, in tutti questi anni ho camminato lungo la striscia nera,
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E intorno a me ci sono due bianchi interi
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Su ogni lato: sia a destra che a sinistra
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Feci un passo leggero e tutto intorno si illuminò
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Mi è venuto in mente: ho capito, ce la posso fare
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Forse non tutto, ma almeno non essere fragile
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Dopotutto, chi ha paura di rispondere, lo ottiene
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Questa non è la vita - merda, queste sono persone che sono dei perdenti
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Non è necessario attraversare le corsie,
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Puoi seguire la luce, ecco tutto.
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Mamma, tuo figlio è un vagabondo
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Papà, tuo figlio è un vagabondo
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Sorella, tuo fratello è un vagabondo.
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La vita è una zebra
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E sto strisciando lungo il nero dalle gambe alla schiena...
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Mamma, tuo figlio è un vagabondo
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Papà, tuo figlio è un vagabondo
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Sorella, tuo fratello è un vagabondo. |