| Quando esco da questa vecchia terra dei miei naufragi
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| Quando tornerò in questo nuovo paese che è il tuo volto
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| Quindi chiuderò gli occhi e sveglierò i miei equipaggi
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| i miei lunghi viaggi
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| Quando ero un figlio di lupo scalzo senza corda al collo
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| Quando ero figlio del vento, studente, trafficante
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| Quando ero alle ragazze Mad Prince senza famiglia
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| Quando mi hanno rotto la mascella e quando sono scappato con i miei dossi
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| Al fondo del continente per evitare i ferri dei miei fratelli gli uomini
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| Ti dirò che ero l'erede del castello del re dei sordi
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| Che nel profondo del suo cortile piangeva perché io cantassi
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| Ho pianto perché mi vantassi delle sue rime e dei suoi crimini
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| Dopo avermi torturato, dopo avermi premiato
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| Tutta la mia vita vivendo nell'irreale mam'zelle
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| Con le mie fragili ali forti come aquiloni
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| Ero nuvola pan blu vela al largo
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| Che non puoi ingabbiare che arpioni ridendo
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| Le lettere ei libri, le fughe di notizie, gli scritti
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| Grimori, Gesuiti, fiere, pere, ostriche
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| Le glorie e l'intera serie di ladri parassiti mi sono rimasti alle calcagna
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| Bloccato sui miei talenti che fanno esplodere i miei successi
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| Con grandi tratti di matita
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| Odiandomi per amarmi, circondarmi, giudicarmi
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| Intrappolandomi, ferendomi
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| uccidendomi
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| Ma sopra di loro ero lassù in una stella rossa
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| Facendo loro facce e la stella era rossa
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| Perché era il mio sangue ed è arrivato il tuo
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| Tutti questi viaggi per arrivare a te per arrivare a te soffrendo
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| Dov'eri la mia anima durante questo felice periodo di miseria e vento?
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| Ora mi siedo e vivo con te
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| Che si è degnato di mescolare la tua età con la mia
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| Verrà fuori un legame che mi vendicherà bene
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| Stando molto vicino a uomini falsi o veri
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| Cosa non ho fatto
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| Stando molto vicino soprattutto a sua madre
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| Cosa avrei dovuto fare da quando mi hai aspettato
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| Ora sono qui se domani vado a stringermi
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| Unisciti a me se muoio e vivremo da qualche altra parte |