Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Try, artista - Dear and the Headlights. Canzone dell'album Drunk Like Bible Times, nel genere Иностранный рок
Data di rilascio: 29.09.2008
Etichetta discografica: Equal Vision
Linguaggio delle canzoni: inglese
Try(originale) |
Straighten up my shoulders for my mother and mirrors |
The overcompensation of a posture I’m dying to know |
Feeling like a kid selling ten dollar chocolates |
Reciting all my rehearsed lines to your closing door |
Thought a change of scenery would make me feel better |
Moved four hundred miles away, I’m still staring at the floor |
And feeling useless as a mime in a counseling session |
Here’s a million mute expressions, here’s the one where I choke on my words |
Then in comes the church with the answers |
Ah Ah bless me with those tired acronyms |
They look good on the overhead slide |
They’re saving lives |
Works every time |
Coughing courtesy up in a month of indifference |
And lapping up the lie with an apologetic tongue |
I’m polishing my eyelids with a hand on your shoulder |
Scripted adornment always kills concern |
Sick of coming home with the TV mumbling |
There used to be a time when you spoke to me with words |
I’m swearing up and down saying it’s a commitment |
And toasting new beginnings saying sorry I thought it would work |
All my speech is riddled with annulment |
I’m sorry, I’m just doing what I think I should |
I’m gathering my things and I’m leaving for good in November |
I don’t know when I’ll talk to you |
I guess when both our eyes have finally died |
I still want to try |
(traduzione) |
Raddrizza le mie spalle per mia madre e gli specchi |
La sovracompensazione di una postura che muoio dalla voglia di conoscere |
Mi sento come un bambino che vende cioccolatini da dieci dollari |
Recitare tutte le mie battute provate alla tua porta di chiusura |
Ho pensato che un cambio di scenario mi avrebbe fatto sentire meglio |
Spostato a quattrocento miglia di distanza, sto ancora fissando il pavimento |
E sentirsi inutile come un mimo in una sessione di consulenza |
Ecco un milione di espressioni mute, ecco quella in cui soffoco sulle parole |
Poi arriva la chiesa con le risposte |
Ah ah benedicami con quegli stanchi acronimi |
Stanno bene sulla diapositiva sopraelevata |
Stanno salvando vite |
Funziona ogni volta |
Tosse per cortesia in un mese di indifferenza |
E accarezzando la bugia con una lingua di scusa |
Mi sto lucidando le palpebre con una mano sulla tua spalla |
L'ornamento sceneggiato uccide sempre la preoccupazione |
Stanco di tornare a casa con il mormorio della TV |
C'era un tempo in cui mi parlavi con le parole |
Sto giurando su e giù dicendo che è un impegno |
E brindare ai nuovi inizi chiedendo scusa, pensavo che avrebbe funzionato |
Tutto il mio discorso è crivellato di annullamento |
Mi dispiace, sto solo facendo quello che penso di dover |
Sto raccogliendo le mie cose e me ne vado per sempre a novembre |
Non so quando ti parlerò |
Immagino che quando entrambi i nostri occhi saranno finalmente morti |
Voglio ancora provare |