Di tanto in tanto mi soffoco, maledicendo quelle ispirazioni di cui mi fidavo
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Le pigne in testa sono piovute acide, mi alzo
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Mi aggrappo alle ferite che infligge, ai miei tradizionali terremoti
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Crollo, sono intrappolato tra le macerie, tiralo fuori, vengo
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L'ho appena scritto, senza pensarci, ho provato un flusso nuovo e serrato, ecco la registrazione
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Sempre due strade davanti a te, entrambi andati via, sii felice o muori, è lo stesso
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Quale delle mie ferite non è rimasta aperta, guarita rapidamente e incrostata?
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Sono tornato alla stagione non appena il sole non è mai sorto, la terra ha taciuto per questo, il cielo ha pianto
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La tristezza è scesa su di me, una nebbia sottile lo tiene in prigione nel suo sentimento più bello
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C'è un'ingiustizia qui, è in gioco la questione del cuore
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Il dolore scende su di me, sono un prigioniero
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Sono propenso a morire anche io stanotte
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Chiamami di nuovo alla parola saz
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Verrò, verrò
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Esci davanti a me, rovescio anch'io la montagna
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Cammino, sarò picchiato a poca distanza
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Chiamami di nuovo alla parola saz
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Corro, vengo
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Ho scritto un inno per l'invasione della mia mente da parte del cuore, cantato disteso
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Ancora una volta, non ho resistito, ho nascosto i miei soldati e li ho nascosti, dicendo "Vittoria" ad ogni vita.
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Ma ho bisogno di ricordare a coloro che dimenticano la fine in modo che possiamo resistere amorevolmente
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Vivi in modo tale che anche la morte ti faccia a pezzi con mani tremanti
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I miei motivi di urgenza, ricordo involontariamente che era un po' di tempo
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Non tornerei qui se potessi andarmene senza perdere nessuno
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Un ospite pigro non va, finché la ciotola che mangia non è completamente sporca.
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La verità è zahir senza di me, la mia lingua non può fermarsi senza dirlo
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Il tempo passava e sarei tornato
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Mi era rimasta una partita, stavo per finirla
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Ho sofferto il mondo
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ho fatto male mi sono trovato
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Il dolore scende su di me, sono un prigioniero
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Sono propenso a morire anche io stanotte
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Chiamami di nuovo alla parola saz
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Verrò, verrò
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Esci davanti a me, rovescio anch'io la montagna
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Cammino, sarò picchiato a poca distanza
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Chiamami di nuovo alla parola saz
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Corro, vengo
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Il dolore scende su di me, sono un prigioniero
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Sono propenso a morire anche io stanotte
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Chiamami di nuovo alla parola saz
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Verrò, verrò
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Esci davanti a me, rovescio anch'io la montagna
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Cammino, sarò picchiato a poca distanza
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Chiamami di nuovo alla parola saz
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Corro, vengo |