| Fratello, sai che siamo tutti in questo da soli,
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| Prendi quello che puoi ottenere, rompi tutto tranne le tue ossa
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| E quando finalmente ti chiedono «beh, che hai fatto?»
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| Dì "la vita è un gioco e ho vinto, sì, ho vinto".
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| Dì "la vita è un gioco e io ho vinto!"
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| Hai dato un sussulto all'asfalto e poi mi hai guardato,
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| Disse «questa è proprio una parola dei saggi»
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| Quando sei qui da così tanto tempo, un giorno appartieni
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| Un giorno ti svegli e dimentichi ciò che sembrava sbagliato.
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| E il primo giorno di maggio, beh, passò tranquillamente,
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| E i capi regnano ancora da cinque a nove.
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| E maledici quando dico parole come «vivere» e «salario»
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| Dici "Ho fatto la mia casa con il fango, quindi dovrebbero.
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| Ora il campo di palla è livellato, giochiamo!»
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| Penso ai proiettili, al sangue e alla rabbia
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| Questo è andato lì per stimolare la giornata di otto ore
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| Sembra che i padroni si siano trovati nuovi topi da ingabbiare
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| E il prezzo per un sindacato è ottimo
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| Bene, le hanno dato un rilancio così hanno aumentato il suo affitto
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| Dice «Non romperò mai da questa scatola in cui mi trovo!»
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| Ma ha troppa paura per parlare, per scendere dal marciapiede,
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| Quindi si scrolla di dosso tutto come fortuna del sorteggio
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| E il lavoro che piangi è stato derubato dalla tua specie
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| Con lo sporco sulle mani e il sudore negli occhi
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| Se il figlio fortunato vuole davvero mangiare polvere,
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| Bene, sono sicuro che ci sono buone probabilità che venga assunto
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| Ci sono milioni di storie sui crimini lasciati a marcire
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| Ma non solleverò mai finché dormirò sul lavoro
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| Oh sì, dici "fratello, lo sai, siamo tutti in questo da soli
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| Prendi quello che puoi ottenere, rompi tutto tranne le tue ossa
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| E quando finalmente ci chiedono bene che cosa hai fatto?»
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| Dì "la vita è un gioco e ho finito!" |