Testi di Donde Descansa La Esperanza - Nach

Donde Descansa La Esperanza - Nach
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Donde Descansa La Esperanza, artista - Nach. Canzone dell'album Los Viajes Inmóviles, nel genere Рэп и хип-хоп
Data di rilascio: 31.12.2013
Etichetta discografica: Universal Music Spain
Linguaggio delle canzoni: spagnolo

Donde Descansa La Esperanza

(originale)
A veces la ciudad se ensucia y no vemos con claridad
Pero si miramos fijamente ahí está
Es difícil, porque el caos deslumbra y la pupila se hace rígida
Y más que en conectar perdemos tiempo en vigilar, la vida es líquida
Escapa de nuestras manos
Entre muecas fingidas y esfuerzos que son en vano
Pero he visto la esperanza descansar en frases calmadas y justas
En sonrisas etruscas
En ojos despeñados pero que aún buscan y no se asustan
En pasos pacientes, en chistes, en charlas
En gestos que no palpan la felicidad pero saben imaginarla
La ciudad se desmorona sobre nuestros brazos cansados
Y solo aguantan aquellos armados con lo que han amado
Aquellos que no se ocultan, ni culpan a otros de sus pecados
Porque las calles se expanden como nuestra soledad extraordinaria
Y solo la esperanza palia tanta fatiga diaria
Allí descansa
En tascas, donde se cambia el mundo en siete tragos de Gin-tonic
En barrios, donde importa más el talento que llevas dentro que el money
En trabajos forzados pero que no nos someten
En miedos extirpados y echados en el retrete
En grilletes que se rompen, cabezas que se levantan
Preguntas que se responden y en canciones que se cantan
Arrinconando al corrupto, en scratches al sistema
En ilusiones que queman y chocan contra el tumulto
Yo la vi
Vi a la esperanza dormida en limbos de conformismo
Y de pronto despertó como en mañanas de domingo
Y ahora distingo guerreros vikingos luchando en mares de brea
Salir a flote cuando la marea de la ciudad tambalea sus ideas
¿Qué pasa cuando flaqueas?
La cabeza te hierve y nadie te ve
Cuando la calderilla no da para la papilla de tu doble V
Y ves que la presión aprieta, y tu vida se agrieta por cada ranura
Por tanta tortura, por falta de aventuras
Por la repetición que pudre nuestra frescura
Y entre la excusa y la brisa sumisa la calma no se divisa
Entre lisas cornisas resbaladizas, y mentiras que se televisan
Pero si algo sé, es que la verdad es sincera y concisa
Y que no hay arma más mortífera que la sonrisa
La esperanza descansa en sueños de resistente grafeno
En vasos medio llenos, en gestos obscenos ante ideologías del pleistoceno
Yo la vi, y la hice renacer en mis ratos de placer
Con fé, en planes que tracé tras un sorbo de café
La vi, cuando me abrace y quise congelar el tiempo
Cuando alcancé la luz gracias al conocimiento
Cuando lloré mi desgracia y vi que solo yo podía hacer algo
Aunque el túnel de la tristeza se hiciera largo
Solo yo podía hacer algo, pintar mi blanco y negro
Y transformarlo en el color con el que hoy celebro
La fiesta de mis desastres
Un día la esperanza me dijo: ''No hay nada más inútil que lamentarse''
Solo hay que levantarse y decir basta
Tener un plan para realizar, paralizar cada huracán que te devasta
Sacar la casta que hay en ti
Aunque a veces sea difícil como infancias en Haití
Y si vendí mi alma al diablo, fue para alimentar a los míos
Calmar su frío, y he sufrido el sucio vacío que impera en aceras
Y he entendido, que si miras fijamente ahí fuera, no verás fronteras
Solo nuevas maneras que se revelan, verás excusas embusteras
Echadas en papeleras, verás diablos de alma buena
Y fieras de sonrisa sincera, si miras fijamente veras que…
La esperanza descansa donde menos te lo esperas
(traduzione)
A volte la città si sporca e non si vede bene
Ma se guardiamo da vicino eccolo
È difficile, perché il caos abbaglia e la pupilla si irrigidisce
E più che nel connetterci perdiamo tempo nel monitoraggio, la vita è liquida
sfuggire dalle nostre mani
Tra facce false e sforzi vani
Ma ho visto la speranza riposare in frasi calme e giuste
Nei sorrisi etruschi
Con gli occhi incerti ma ancora guardando e non spaventato
A passi pazienti, a battute, a chiacchiere
In gesti che non palpano la felicità ma sanno immaginarla
La città si sgretola sulle nostre braccia stanche
E solo chi è armato di ciò che ha amato resiste
Coloro che non si nascondono, né incolpano gli altri dei loro peccati
Perché le strade si espandono come la nostra straordinaria solitudine
E solo la speranza allevia tanta fatica quotidiana
lì resto
Nei bar, dove il mondo è cambiato in sette gin tonic
Nei quartieri, dove il talento che hai dentro conta più dei soldi
Ai lavori forzati ma non ci sottomettono
Nelle paure sradicate e gettate nel gabinetto
In ceppi che si spezzano, teste che si alzano
Domande che trovano risposta e nelle canzoni che vengono cantate
Mettere all'angolo il corrotto, in graffi al sistema
In illusioni che bruciano e si infrangono contro il tumulto
l'ho vista
Ho visto la speranza addormentata nel limbo del conformismo
E all'improvviso si è svegliato come domenica mattina
E ora vedo guerrieri vichinghi che combattono in mari di pece
Rimani a galla quando la marea della città scuote le tue idee
Cosa succede quando vacilli?
Ti ribolle la testa e nessuno ti vede
Quando il piccolo cambiamento non basta per la polenta della tua doppia V
E vedi che la pressione si stringe e la tua vita si incrina ad ogni crepa
Per tanta tortura, per mancanza di avventure
Per la ripetizione che marcisce la nostra freschezza
E tra la scusa e la brezza remissiva non si vede la calma
Tra sporgenze lisce e scivolose e bugie che vengono trasmesse in televisione
Ma se so qualcosa, è che la verità è sincera e concisa
E che non esiste arma più letale del sorriso
La speranza riposa nei sogni del grafene duro
In bicchieri mezzi pieni, in gesti osceni prima delle ideologie pleistoceniche
L'ho vista, e l'ho fatta rinascere nei miei momenti di piacere
Con fede, nei piani che ho tracciato dopo un sorso di caffè
L'ho vista, quando mi ha abbracciato e ho voluto fermare il tempo
Quando ho raggiunto la luce grazie alla conoscenza
Quando ho pianto la mia disgrazia e ho visto che solo io potevo fare qualcosa
Anche se il tunnel della tristezza è diventato lungo
Solo io potevo fare qualcosa, dipingere il mio bianco e nero
E trasformalo nel colore con cui celebro oggi
La festa dei miei disastri
Un giorno la speranza mi ha detto: "Non c'è niente di più inutile del rimpianto"
Devi solo alzarti e dire basta
Avere un piano da realizzare, paralizzare ogni uragano che ti devasta
Tira fuori la casta che è in te
Anche se a volte è difficile come l'infanzia ad Haiti
E se ho venduto la mia anima al diavolo, è stato per nutrire la mia
Calma il tuo raffreddore, e ho sofferto il vuoto sporco che prevale sui marciapiedi
E ho capito che se guardi là fuori, non vedrai confini
Solo nuovi modi di rivelare, vedrai scuse bugiarde
Gettato nei cassonetti, vedrai diavoli con anime buone
E bestie dal sorriso sincero, se guardi bene vedrai che...
La speranza riposa dove meno te lo aspetti
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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