| Non so se ero un MC che pensava di essere un poeta
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| O se fossi un poeta che pensava di essere un MC
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| Non so se è stato l'amore a lasciare la mia anima incompleta
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| So solo che nel taccuino mi sono ritrovato quando mi sono perso
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| Cos'altro danno le etichette?
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| Il disprezzo e gli aghi che streghe e ladri tengono in mano
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| inquieto
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| Mi sono fatto una bolla e da allora so dove andare
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| So sorridere, al suono di questo futuro che mi spinge
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| Per alzarmi e disegnare l'incoerenza delle mie giornate
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| La mia innocenza rimase vedova e la mia codardia orfana
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| Ora saluta gli audaci, capaci dell'impossibile
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| All'uccello rapace che aleggia libero sulla sua pace
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| E il suo male attraverso qualcosa di semplice come le parole
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| Perché accanto a loro mi sento invincibile
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| Insieme a loro accendo la macchina del tempo più precisa
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| E così posso sentire immagini, vedere voci, sentire il tocco della memoria
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| Guardami sano di mente ogni notte che mi sveglio
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| E così ingoia la vita e sputa sulla morte
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| Ed è evidente che posso essere quel veggente che predice futuri incerti
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| Quel visionario che scompare e che sembra morto
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| Ma torna di sorpresa e armonizza il caos
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| E mette le sue commissioni sul tavolo
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| E conta i suoi peccati e confessa
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| Sono la preda irraggiungibile che si salva nella giungla
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| E fischiare per avvertire del pericolo
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| Io sono il mago senza cappello a cilindro
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| Il cantautore che non canta
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| Lo scrittore che non ha mai scritto un libro
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| Ma sulla carta credo di essere un dio di tanto in tanto
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| E Big Bang, creo il mio universo
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| Stile verso se lo espando
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| Sono il capitano al comando di un vero Brigantini
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| E solo quelli che sanno di essere speciali salgono sulla mia navicella spaziale
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| Chi non è addomesticato
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| Non ingoiare il tuo orgoglio se non lo mastichi prima
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| Quello che non si arrende o non si arrende
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| Chi non si complica e vive semplicemente
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| Quello che con frasi sincere si innamorò di altre persone
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| Quello che vive sulla luna perché la terra lo delude
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| Chi crede che il proverbio batte lo psicologo e la frase batte il pugno
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| Che il proverbio calmi il soffocamento e una rima guarisca tagli e graffi
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| Chi pensa che la poesia sia come un nettare
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| Con il perfetto rapporto tra lettere e matematica
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| Qual è la parte più erotica della grammatica
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| Cos'è Valium per il nostro movimento ansioso
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| Il sapone per uno spirito immondo
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| Quello che pensa che la poesia sia il ricongiungimento con ciò che ci portiamo dentro
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| C'è qualcosa che ottiene lo stesso effetto?
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| Solo io, la mia voce, i miei affetti, i miei difetti e il mio intelletto
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| Con loro posso portare le sorgenti nel deserto
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| sorvolare catene montuose
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| sii chi voglio
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| sii quello che voglio
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| Posso trasformare le arenarie in diamanti
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| Trasforma le particelle microscopiche in colossi e giganti
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| Per camminare sulle acque più erranti
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| Non voglio fan, non cerco discepoli o militanti
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| Quando faccio poesia, quando faccio poesia cerco amanti
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| Non c'è niente di più eccitante
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| Non voglio fama, o tributi, o brillante
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| Quando faccio poesia mi ritrovo con il mio dopo, con il mio prima
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| Non c'è niente di più importante in questi tempi frenetici
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| E lo faccio con omaggio, con notturna e tradimento
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| Perché quando faccio poesia raggiungo l'impossibile
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| Faccio solo l'impossibile, per fare poesia |