| Mi sono perso in una maledizione | 
| E deve diventare qualcun altro, qualcuno di peggio... | 
| Ho perso la cognizione dei giorni perché una notte è caduta su di me | 
| Un'oscurità troppo densa perché tutta la luce possa penetrare | 
| I miei occhi sono cresciuti per indossare il buio ma ancora non riesco a vedere | 
| Non è rimasta alcuna forza in questo guscio per risorgere dal mio sfortunato destino | 
| Sembrano secoli dall'ultima volta che ho parlato | 
| Sembrano secoli dall'ultima volta che ho dormito | 
| Ma in questo silenzio non c'è conforto | 
| Niente per asciugare i fiumi che ho pianto | 
| Ricordo a malapena com'era la gioia | 
| A malapena ricordo com'era una volta vivere | 
| Annegando sempre più profondamente nell'oscurità nonostante per secoli | 
| Quest'anima disgraziata non ha più niente da dare | 
| E perdonami per averti tenuto troppo stretto | 
| Che solo per respirare ti sei allontanato | 
| E perdonami per troppo tempo che ti ho rubato gli occhi | 
| Che senza la vista eri destinato ad andartene | 
| Perché ciò che viene dato non potrà mai essere restituito | 
| Un cuore, una vita, un guscio ormai spezzato, incompleto | 
| Come un mondo che per troppo tempo è stato lasciato bruciare | 
| Non c'è più niente da salvare, niente da tenere | 
| E perdonami per tutti i miei sogni | 
| Per troppo tempo ti ha tenuto sveglio | 
| E perdonami per aver sostituito il Sole con te | 
| Lasciandoti al buio, troppo denso per essere preso | 
| Ora nel cuore della morte, dal profondo abito | 
| Ti concedo il paradiso, e per me stesso riservo solo l'inferno... | 
| Come tutti i fiori troppo belli per questo mondo | 
| Avvicinati alle bestie per divorare e sbranare | 
| Allora come potrebbe un amore troppo giusto per questo mondo freddo | 
| Non fare nient'altro che finire | 
| E nel mio cuore i ricordi di quegli anni | 
| Lo apprezzerei e lo terrei | 
| Ma senza uno non c'è più niente da fare | 
| Ma per soccombere al freddo e al buio... | 
| E perdonami per tutti i miei crimini | 
| Perdonami per tutte queste righe... |