| È tranquillo nell'infermeria della prigione, la luna guarda fuori dalla mia finestra,
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| In una pallida luce bluastra scrivo la mia ultima lettera.
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| Oggi il giovane dottore ha contato i giorni fino alla fine,
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| Fotocamera umida rovinata, figliolo, tuo padre.
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| La fortuna non mi ha risparmiato, ha gettato la vita da un capo all'altro,
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| Blatnaya Street mi ha cresciuto e non sapevo chi fosse mio padre.
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| Ha vagato per le grandi città, ha derubato qualcuno, ha rubato,
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| Ho incontrato una ragazza modesta quando non mi aspettavo affatto l'amore.
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| Coro:
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| E vorrei vederti, figlio, almeno una volta,
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| In modo che la mia ultima ora non sia così amara,
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| Dopotutto, tutto potrebbe essere diverso, mia cara,
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| Ma tu rimani orfano nel mondo.
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| Ma, naturalmente, non potevo lasciare l'umida e buia prigione,
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| Lì, da una lettera di una ragazza modesta, ho appreso di avere un figlio.
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| Sto scrivendo una lettera e le lacrime stesse scorrono direttamente sul foglio.
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| Tu, figlio, abbi cura di tua madre, poiché non ho potuto salvarla.
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| Coro:
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| E vorrei vederti, figlio, almeno una volta,
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| In modo che la mia ultima ora non sia così amara,
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| Dopotutto, tutto potrebbe essere diverso, mia cara,
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| Ma tu rimani orfano nel mondo.
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| Diventerai grande, bello, senza conoscere tuo padre,
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| Perdonami, figliolo, e sii felice, non ripetere il suo destino.
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| C'è silenzio nell'infermeria della prigione, e il raggio di sole guarda fuori dalla finestra,
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| E nella luce sanguinante del mattino giace una lettera d'addio.
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| Coro:
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| E vorrei vederti, figlio, almeno una volta,
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| In modo che la mia ultima ora non sia così amara,
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| Dopotutto, tutto potrebbe essere diverso, mia cara,
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| Ma tu rimani orfano nel mondo. |