| Che tipo di bastione della fiducia
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| Salire sul palco con una faccia seria e una giacca piena di colombe?
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| Dove i fazzoletti a margherita svaniscono in pollici di plastica
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| È stato il classico depistaggio venduto come magia ai giovani
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| Tramite maestri dell'inganno
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| La piena forza, corte del volontariato
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| Tira fuori un quarto dall'orecchio in una recessione
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| Estrai un coniglio da uno Stetson, come rapper
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| Anche se è fondamentalmente la stessa identica professione
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| Guarda, truffatore, frega un cazzo di chi è il bersaglio
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| Che siano bellissime o newyorkesi attraverso l'occhio di Diane Arbus
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| Nessun mandato in sospeso, niente nella manica
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| Ho bisogno che tu ti senta debole e che tu abbia bisogno di qualcosa in cui credere
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| Ho bisogno che tu ti senta strano, è allora che fiorisco davvero
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| Mi sveglio in una scatola di spade, mi lavo i denti con i proiettili
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| Sotto qualche cosmico retrogrado dove i patsies fanno capovolgere i loro segnali
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| Aggrappati alla tua custodia di cristallo, sali al ditale
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| E per il mio prossimo trucco
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| Farò salire una banconota da un dollaro dal tuo portafoglio
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| Scompari e riappari nella mia tasca
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| Non faccio mai queste cose due volte
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| Ma se mi chiedete gentile, potrei
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| Se mi chiedete gentile, potrei
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| Se mi chiedete gentile, potrei
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| Si trasforma in sciarpe in bacchette
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| In fiori oltre il buon senso
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| Sono tutto cuore, gabbia toracica che ospita un mazzo Svengali
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| Scegli una carta, trasforma una vittima' in una bobblehead
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| I fuggitivi in aggrappati, i Klingon in Romulani
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| Mi sono visto a pezzi per fornitori di cose strane
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| Rimetti insieme i pezzi anche se non sono mai più lo stesso
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| Miniamo la fanteria con inganni a quella portata
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| Dai dadi ponderati alle bambole gonfiabili nella corsia del carpooling
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| Sono carboncino con gli zoppi della scuola d'arte
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| Sto facendo skateboard con gli heshers
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| Ho visto scettri a forma di pennarelli e parafanghi del '57
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| Coltelli da intaglio e parti di macchine fotografiche e tela su barelle
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| E qualunque cosa faccia diventare Excelsior quel progetto in cantina
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| Secondo il capriccio delle ossa più vecchie che magicamente predicono il tempo
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| Gli piace il suo occhio di tritone con un pizzico di pepe
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| La rabbia dei nerd si precipita fuori da una gabbia per uccelli pieghevole
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| Asso nel palmo sul posto di lavoro, jerkface
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| E per il mio prossimo trucco
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| Farò salire una banconota da un dollaro dal tuo portafoglio
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| Scompari e riappari nella mia tasca
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| Non faccio mai queste cose due volte
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| Ma se mi chiedete gentile, potrei
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| Se mi chiedete gentile, potrei
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| Se mi chiedete gentile, potrei
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| Se mi chiedete gentile, potrei
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| Se mi chiedete gentile, potrei
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| Se mi chiedete gentile, potrei
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| Se mi chiedete gentile, potrei
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| Se mi chiedete gentile, potrei
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| Se mi chiedete gentile, potrei
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| Se mi chiedete gentile, potrei |