Non importa quanto combattano, non importa quanto cantino,
|
Ma le spade e le fronti brillavano, ma non diventavano opache
|
E lascia che si raffreddino, lascia che le ali si brucino,
|
Ma quando ci hanno sputato addosso, si sono fermati sulla montagna allora?
|
Tu, quando gridavi e calpestavi le nostre canzoni, o
|
Spostarono le spalle e sussurrarono: "È un tiglio?"
|
Ma eravamo più in alto, le voci non potevano raggiungerci
|
Ecco perché erano con gli occhi bassi!
|
Non importa quanti nuotano, puttana, contro corrente
|
Ovunque in auto-prigionia, sicuramente non alla folla panciuta
|
E i decreti della nobiltà... Questi segni, pseudo perle,
|
E sono passati e sono sopravvissuti, hanno bevuto, tremato
|
Hanno esagerato con la tua sporcizia, ma te la strapperò, non preoccuparti!
|
Pertanto, nella foto tengo sempre due dita ...
|
Non importa quanto nitriscano, riempiendo la folla
|
Sì, siamo arrivati al punto... ma ancora una volta abbiamo preso il libro dallo scaffale!
|
Grazie in ritardo, ma in anticipo sulla curva!
|
Grazie per il riconoscimento, grazie per il disprezzo!
|
Grazie per essere e grazie per aver ucciso
|
Grazie per le strade da sentieri e meandri
|
A te stesso... grazie, timido e orgoglioso, come sputare
|
Grazie per la breve guerra della gioventù!
|
Grazie a metà, lo dividerò io stesso tra i sorrisi...
|
Grazie, ma non a te, ma al cielo, grido: "Dio salvi!"
|
In ritardo, ma in anticipo sulla curva!
|
Per riconoscimento, per disprezzo!
|
Grazie per essere e grazie per aver ucciso
|
Grazie per le strade da sentieri e meandri
|
A te stesso... grazie, timido e orgoglioso, come sputare
|
Grazie per la breve guerra della gioventù!
|
Grazie a metà, lo dividerò io stesso tra i sorrisi...
|
Grazie, ma non a te, ma al cielo, grido: "Dio salvi!"
|
A quanto pare Dio sa cosa vuole tra le spine
|
Il mio cuore, la mia canzone, beh, il che significa che resistiamo!
|
Quindi continuiamo, eppure siamo nati nell'agonia
|
Non allora che ora le tue dita tremanti aprissero la tua spada
|
Finché splende la luna, la fanteria è rifornita,
|
Ma sempre di più, cagna, mulini e sempre meno Don Chisciotte
|
Finché la cucina, la tavola, e solo parole dietro l'anima
|
Finché la canzone vale almeno qualcosa, ma come si scarica
|
E cambia la stanza con il meglio del meglio
|
Troverai e avviterai le lampadine, ma perderai il raggio
|
Troverai più leggero, più caldo, cambi l'angolo
|
Nascondi una brace dal vento nel tuo corpo da una bufera di neve
|
Ma, a quanto pare, questo non è mio... un fuoco è molto più gradevole!
|
E sputo su tutto, come Paul che scappa sull'isola di notte,
|
E se non torno, non è sicuramente colpa della Boemia
|
Fratello, non per la bestemmia della folla, ma per colpa di Gauguin! |