| Una forma nera siede su un ponte in una pozza rossa scintillante,
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| Singhiozzando e tremando, raggomitolato in una rannicchiata.
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| La forma di un uomo in mezzo al silenzio e al massacro,
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| Vestiti strappati e inzuppati di sangue e acqua salata.
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| «La sua fortuna da spolverare, la sua fortuna da spolverare!
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| Il suo trionfo invano, il suo trionfo invano!
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| Ricchezze in cenere! |
| Le sue lacrime perse nella pioggia!»
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| Una nave fatta di nebbia come filo d'argento vivo.
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| Questa nave scheletrica canta canzoni per i morti.
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| Per fare un respiro profondo e rimettere in moto la mente,
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| Inciampa in piedi e armeggi verso la prua.
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| I suoi occhi ora chiusi per sentire il suo caro oceano,
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| Sente che il mondo è cambiato in qualche modo.
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| Silenzio assordante, l'oceano sembra scomparso.
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| Difficilmente un sussurro né note di canto del vento
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| «La sua fortuna da spolverare, la sua fortuna da spolverare!
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| Il suo trionfo invano, il suo trionfo invano!
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| Ricchezze in cenere! |
| Le sue lacrime perse nella pioggia!»
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| In un tentativo finale di porre fine a questo amaro vagabondare,
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| Guarda le stelle con il loro bagliore confortante.
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| Ma le luci al di sopra che un tempo lo guidavano a casa,
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| Sparsi e frantumati, non ci sono più.
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| Ora spuntando su di lui come raggi del sole,
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| Il suo stato e il suo destino non possono essere annullati.
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| Il capitano ora intrappolato su questa nave scheletrica,
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| Alla deriva nel vuoto in un castello galleggiante nero.
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| Incatenato a un crepuscolo e legato alla sua barca,
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| Giurando la sua vendetta sugli altri a galla.
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| Luci alla fine che hanno il mondo nelle loro mani.
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| Avrà la sua conquista
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| Come la morte è arrivata attraverso una nave fantasma! |