È arrivato un vecchio drogato alla stazione di polizia di Klara
|
le sue scarpe erano bagnate e i suoi occhi freddi
|
E quando stava per parlare, non riusciva a tirar fuori un biglietto
|
quindi non poteva né cantare né cantare
|
Lo abbiamo messo in cella d'isolamento: il suo letto era bagnato di sangue
|
Alla fine entrava e usciva come un bambino di casa
|
Un bel giorno apparve all'improvviso con una lettera e sulla lettera c'era scritto:
|
«Sacrifico le mie scarpe per quel semaforo verde...»
|
Ma ho aperto la lettera e ho letto così:
|
«Ciao Fratelli, ora ascoltate la mia storia
|
Una volta ero un bel principe e felice come pochi
|
L'orgoglio di mio padre! |
E l'aureola di mia madre
|
Un bel giorno, tuttavia, ho preso il mio primo setaccio
|
Poi i miei occhi si sono aperti e ho visto
|
tra tutti i poveri bastardi che vanno in giro in macchina
|
e vivere e morire e mangiare in una scatola
|
Così ho dato via la mia eredità al primo miglior maiale
|
che è scappato e si è comprato da ubriacare
|
E ho scambiato il mio bellissimo castello con anfetamine
|
che avevo in piccole capsule sul mio scaffale
|
Mio padre è morto di rabbia e mia madre è morta di pianto
|
ed ero odiato dai miei fratelli |
ma me ne fregava di questo e ho gnolato una canzone
|
dove sì viveva in un porcile a Söder
|
L'ultima cosa che ho scambiato è stata la mia bellissima voce
|
verso il pomo d'Adamo. |
E per la bella Eva
|
E mi ha fatto riposare tra i seni di due donne
|
perché ero stanco, non volevo vivere"
|
Qui la lettera è finita e non un occhio secco
|
e il commissario ruggì: «Beh, dannazione
|
Fai uscire quel bastardo dalla cella! |
E assicurati di scappare!
|
Quindi c'era il nostro drogato per strada
|
Poi una voce dal cielo suonò così chiara e così pura:
|
«Lascia andare tutti i tuoi falsi sentimenti
|
Per questo bellissimo principe ha dato via ogni bella parvenza
|
quindi sarà per sempre!
|
Dopotutto, si credeva che Dio fosse il padre qui nella nostra città
|
non sarebbe presente. |
Pensavi di sì
|
Ma cinquanta vecchi drogati come lui erano in fila
|
e pestava e gridava: «Alleluia!»
|
E quattro dolci angeli gli tolsero il cuore dal corpo
|
e metterlo in un sacchetto di plastica con la sua siringa
|
E poi si alzarono lentamente verso il Cielo
|
E ora è molto tardi, è ora di fermarsi |