| Per tutta la serata non c'è riposo per il ragazzo delle sue sorelle:
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| "Vai", dicono, "a volte di notte per i fiori nel giardino di uno sconosciuto.
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| Quel giardiniere che vive vicino alla foresta
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| Ha un giardino così meraviglioso..."
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| E il ragazzo qui ha deciso:
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| "Va bene, vado in giardino,
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| E poi porteranno queste donne
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| Non ti daranno pace!"
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| E proprio l'ora è giunta
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| Prese un coltello e se ne andò
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| Col favore delle tenebre
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| Nel giardino di qualcun altro, raccogli i fiori!
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| “Vai, vai, fratello, in uno strano giardino,
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| Raccogli i fiori, portali a casa.
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| Fratello, in uno strano giardino, tu, vai, vai
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| E portaci i fiori degli altri.
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| È passata un'ora, un'altra è passata,
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| Mio fratello non è tornato.
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| Le sorelle iniziarono a preoccuparsi -
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| Quanto tempo puoi aspettare per un fratello!
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| Alba fuori dalla finestra
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| Bene, non c'è ancora nessun fratello,
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| Ma non appena i galli hanno cantato alla porta
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| C'erano dei passi!
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| “Vai, vai, fratello, in uno strano giardino,
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| Raccogli i fiori, portali a casa.
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| Fratello, in uno strano giardino, tu, vai, vai
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| E portaci i fiori degli altri.
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| E con un sorriso in bocca,
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| Il giardiniere è entrato in casa
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| Posò un mazzo di fiori sul tavolo e scomparve,
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| Senza molte parole.
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| E le sorelle aprirono la bocca
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| Guardando i fiori
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| la testa del loro fratello
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| Tra i fiori giaceva!
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| “Vai, vai, fratello, in uno strano giardino,
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| Raccogli i fiori, portali a casa.
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| Fratello, in uno strano giardino, tu, vai, vai
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| E portaci i fiori degli altri. |