| -Pseudo-DA: Vedi, la paura è abbastanza facile in realtà eh...
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| fai una traccia che si attacca alla linea del pubblico... una produzione
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| di oggi, che profuma di America… ho contatti a Parigi,
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| senza quello non ti alzerai la testa fuori dall'acqua eh
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| -Wowowowowo basta, basta, basta... stai iniziando a farmi scoppiare le palle con questo
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| le tue storie lì...
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| - Sono ubriaco?
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| -Sì, mi fa incazzare, sì, mi fa incazzare... Chi te l'ha detto che volevamo respirare?
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| Chi ti ha detto che volevamo mettere la testa fuori dall'acqua? |
| Dai,
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| ora esci
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| Diranno che la barba trema, è inzuppata di hashish
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| Ma al mio tavolo si parla di rap e le persone maleducate parlano di numeri
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| Ehi amico, non sono dell'umore giusto per ridere, né per piangere nessuno dei due
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| Sono dall'altra parte della banca, dove gli uomini imburrati non fanno più male
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| La conoscenza è un'arma? |
| Mi è stato insegnato solo l'essenziale
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| Io cresciuto sulla patata, sul mattone, sui vecchi
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| Qui non ci sono traditori, rassicurami
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| Se la conoscenza è una grande arma
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| Dichiaro una lama, ne troverai sicuramente altre
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| Cosparsa di macchie la mia pelle è diabolica e voodoo
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| La barba ride, gli avvoltoi, la mia barbarie li vale tutti
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| Risate, la strada era l'asilo nido ei suoi dirigenti
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| Abbiamo parlato rime, ho associato gendarmeria e C4
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| Parlami di odio, ti capirò
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| Del potere dei tuoi re, del topo, delle tue regine, del pazzo che sarebbe stato impiccato
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| Risparmiami i tuoi racconti di tempi di pace e angoscia
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| Thug, vedi, la strada mi spaventa quando è piena di poliziotti
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| Di odio e di acqua tiepida
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| Dopo Testa Nera arriva il fulmine
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| In piedi sulla pianura, le mie ossa mi tengono
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| Potrebbe essere quell'anno, non me ne frega un cazzo
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| Così soffre un uomo quasi sordo bloccato
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| È il flauto che volevi suonare per lui? |
| Avanti colpo
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| Se mai tutto va in pezzi, allora chi lo aiuta?
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| Pensavi che avessi toccato il fondo, ma sto ancora scavando in questo momento
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| Quella melodia indecente cantava la mia pala
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| È un suono impercettibile, una discesa che ho appena iniziato
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| Avevo troppo peso, tu, cosa avresti lasciato? |
| Le tue rime?
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| Ho lasciato la speranza lì in una galleria del 3° tunnel, è terribile
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| Dove femmine e maschi soffrono e zoppicano e se ne vanno pieni
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| Io, stavo scrivendo il peso del male sotto il peso dei blocchi di cemento
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| Il mio piede fa schifo e la mia voce caga nel fango
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| Non sono nato con un cucchiaio d'argento ma un Mawashi in bocca
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| Amico, sto scrivendo queste righe in mezzo alle acque
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| A sei metri dal centro della terra, a 20.000 leghe dagli altri
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| Dove la luce non passa, sublime
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| Dove il bastardino o l'uomo che non sa combattere implora
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| Parlami di odio, ti capirò
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| Del potere dei tuoi re, del topo, delle tue regine, della rossa che impiccheremmo
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| Risparmiami le tue storie di scopate, cazzi tra sorelle
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| Spero che tu abbia individuato la strada, io resto qui e te ne vai a casa da solo
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| Questo, questo, è uno scherzo?
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| Mi senti?
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| Mi senti?
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| No, non ho individuato le gallerie!
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| Di odio e di acqua tiepida
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| Dopo Testa Nera arriva il fulmine
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| In piedi sulla pianura, le mie ossa mi tengono
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| Potrebbe essere quell'anno, non me ne frega un cazzo
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| Così soffre un uomo quasi sordo bloccato
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| È il flauto che volevi suonare per lui? |
| Avanti colpo
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| Se mai tutto va in pezzi, allora chi lo aiuta?
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| Pensavi che avessi toccato il fondo, ma sto ancora scavando in questo momento |