Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Stengah, artista - Meshuggah.
Data di rilascio: 09.11.2006
Linguaggio delle canzoni: inglese
Stengah(originale) |
Lacerating pains of degeneration speed through your trembling mind |
Still, in machine-like strife you gain another mile |
The temporary elusive goal |
To reach the solace, to feed once more upon the synthetic reaper of loss |
No matter the outcome, the cost |
Cold and stinging needs tearing through the halls |
Of your defiled, flesh made temple with its closing walls |
Still you claim the worshipers pose and you bow |
You kneel |
Control, once superior, now a docile pet at chaos’s feet |
Pulling the leash as it trails the scent to where all hurt recedes |
Your past a blurry patch in mind, your future once, now thin dreams filed |
Toward the lights of need you strive to drink into your vein the shine |
Beaten to the unforgiving ground |
Lashed into submission by the inner starving demon, by its unrelenting hand |
Still you claim the worshipers pose and you bow |
You kneel to the syringe |
Answering only to authorities of sedation |
Their calls the only ones heeded |
A worn out soldier touched by their contagion |
A battered drone at their feet |
You’re the one betrayed |
An outcast set afire by your inner war |
Your burning self so far astray |
A combustion fanned from within your core |
(traduzione) |
Laceranti dolori della degenerazione accelerano attraverso la tua mente tremante |
Tuttavia, in un conflitto simile a una macchina guadagni un altro miglio |
L'obiettivo inafferrabile temporaneo |
Per raggiungere il conforto, per nutrirsi ancora una volta del sintetico mietitore della perdita |
Indipendentemente dal risultato, dal costo |
Necessità fredde e pungenti dilaniano i corridoi |
Del tuo tempio contaminato, fatto di carne, con le sue mura di chiusura |
Tuttavia affermi che gli adoratori posano e ti inchini |
Ti inginocchi |
Controllo, un tempo superiore, ora un docile animale domestico ai piedi del caos |
Tirare il guinzaglio mentre trascina l'odore fino al punto in cui tutto il dolore si ritira |
Il tuo passato era una macchia sfocata nella mente, il tuo futuro una volta, ora sottili sogni archiviati |
Verso le luci del bisogno ti sforzi di bere nella tua vena lo splendore |
Battuto sul terreno spietato |
Frustato alla sottomissione dal demone affamato interiore, dalla sua mano implacabile |
Tuttavia affermi che gli adoratori posano e ti inchini |
Ti inginocchi davanti alla siringa |
Rispondendo solo alle autorità di sedazione |
I loro richiami gli unici ascoltati |
Un soldato esausto toccato dal loro contagio |
Un drone malconcio ai loro piedi |
Sei tu quello tradito |
Un emarginato dato alle fiamme dalla tua guerra interiore |
Il tuo sé bruciante così lontano |
Una combustione alimentata dall'interno del tuo core |