Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone The Grave-Earth's Son, artista - Nightbringer. Canzone dell'album The Ruins of Edom, nel genere Метал
Data di rilascio: 16.07.2012
Etichetta discografica: Agonia, Metalhit.com
Linguaggio delle canzoni: inglese
The Grave-Earth's Son(originale) |
Listen ye unto the untamable tempest |
That quiver the gravemount on this eve. |
The mysterium exhumed at the dismal shriek of Death’s untimely exclamation. |
Where the thorn-blessed flock of Shemyaza led me |
To the gloom of the Holy murderer’s noose |
As he who in pride wears |
The mark of lawless passion. |
To hang in led-black secrecy, |
To fall into the depths of the spectral oracle |
and pluck the twisted sigils of Hel’s rat-torn arcana, |
All within Erebus' sun-blotting silence. |
And from this inverted elevation bless the blackest soil |
With my soul’s mercurial seed, |
The marrow of my dreams shed at the ninth bell’s strike, |
In a death-rattle or a weird cry of ghoulish lechery. |
To saturate the damp dungeon beneath, |
That the matrix of sepulchral transformation |
May give birth to Unnature’s malformed godchild. |
My Will made manifest, |
My shape deified in abnormalities unbearable for all senses, |
Hidden in the grave-earth's occultation. |
And only but for tthe Shadow’s black dog to uncover, |
He who pass the archon’s perilous gates |
At the crossroads of interstellar pathways. |
Yet at the clamor of the Dragon’s opened eye, |
Shall even he fall lifeless down |
As I reach out to steal the fire of divine destiny. |
Yes, I seize my self-made self, |
The sacred offering of my wretched and withered persona |
And let It suckle from my heart’s rubine fountain. |
The life-blood of Adam’s kin coursing through |
The phantasmal trenches made clay, |
Yet boiling from pleromal Fire |
This I give as fodder for the one secret son of Belial |
And my recalled atavistic awakening. |
(traduzione) |
Ascolta la tempesta indomabile |
Che fremeranno sul monte tombale questa vigilia. |
Il mistero riesumò al triste grido dell'esclamazione prematura della Morte. |
Dove mi ha condotto il gregge benedetto dalle spine di Shemyaza |
All'oscurità del cappio del Santo assassino |
Come colui che indossa con orgoglio |
Il marchio di una passione illegale. |
Per rimanere in segretezza led-nera, |
Cadere nelle profondità dell'oracolo spettrale |
e strappare i sigilli contorti degli arcani lacerati dai topi di Hel, |
Il tutto nel silenzio assolato di Erebus. |
E da questa elevazione rovesciata benedici il suolo più nero |
Con il seme mutevole della mia anima, |
Il midollo dei miei sogni versato al suono della nona campana, |
In un rantolo di morte o in uno strano grido di macabra lussuria. |
Per saturare l'umido sotterraneo sottostante, |
Che la matrice della trasformazione sepolcrale |
Può dare alla luce il figlioccio malformato di Unnature. |
La mia Volontà si è manifestata, |
La mia forma divinizzata in anomalie insopportabili per tutti i sensi, |
Nascosto nell'occultazione della tomba-terra. |
E solo ma perché il cane nero dell'Ombra possa scoprire, |
Colui che varca le pericolose porte dell'arconte |
All'incrocio di percorsi interstellari. |
Eppure, al clamore dell'occhio aperto del drago, |
Anche lui cadrà senza vita |
Mentre mi allungo per rubare il fuoco del destino divino. |
Sì, prendo il mio auto-fatto, |
La sacra offerta della mia persona miserabile e avvizzita |
E lascia che succhi dalla fontana di rubino del mio cuore. |
La linfa vitale dei parenti di Adamo scorre attraverso |
Le trincee fantasmatiche di creta, |
Eppure bollente dal fuoco pleromale |
Questo lo do come foraggio per l'unico figlio segreto di Belial |
E il mio risveglio atavico ricordato. |