Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Deja-Vu Ain't What It Used To Be, artista - Skyclad. Canzone dell'album Folkemon, nel genere Фолк-метал
Data di rilascio: 27.06.2010
Etichetta discografica: Global
Linguaggio delle canzoni: inglese
Deja-Vu Ain't What It Used To Be(originale) |
Have you heard the one 'bout when a most unlucky fella, |
Went visiting a fair-ground for to see a fortune-teller? |
She said; |
«Of all the palms I’ve read — yours is by far the worst. |
I’m duty-bound to tell you, |
you’ve been well-and-truly cursed.» |
Ill-fated was my selfless quest. |
Blind-faith a grave mistake. |
I’d strived to do my very best, |
to serve a dream quite fake. |
Just one more hapless sacrifice, |
spilt tears in full-flood. |
Ingenuous I’ve paid their price. |
Not all vampires suck blood! |
Gazed into a crystal-ball and watched its surface crack. |
When I cut the Tarot deck; |
Death lay there grinning back. |
I’ve been here many times before; |
again the joke’s on me. |
I know the score, but Deja-Vu ain’t what it used to be. |
With garnered gold in wide domain, |
Nor heeds the splashing of the rain, |
The crashing down of forest trees. |
The travail of the hungry years, |
A father grey with grief and tears, |
A mother weeping all alone. |
To tread an unshared path alone, |
was my lot from the start. |
So seldom fleeting solace known, |
by this rent, careworn heart. |
Watch the stand-up tragedy; |
famous for fifteen minutes. |
I glimpsed my future and decree, |
saw dearth of purpose in it. |
Gazed into a crystal-ball and watched its surface crack. |
When I cut the Tarot deck; |
Death lay there grinning back. |
I’ve been here many times before; |
again the joke’s on me. |
I know the score, but Deja-Vu ain’t what it used to be. |
The weary road of toil and strife, |
Yet from the sorrows of his life |
Builds ladders to be nearer God. |
(traduzione) |
Hai sentito quello in cui un tipo più sfortunato, |
Sei andato a visitare una fiera per vedere un indovino? |
Lei disse; |
«Di tutti i palmi che ho letto, il tuo è di gran lunga il peggiore. |
Ho il dovere di dirti, |
sei stato veramente maledetto.» |
Sfortunata è stata la mia ricerca disinteressata. |
La fede cieca è un grave errore. |
Mi sono sforzato di fare del mio meglio, |
per servire un sogno abbastanza falso. |
Solo un altro sfortunato sacrificio, |
ha versato lacrime a piene mani. |
Ingenui ho pagato il loro prezzo. |
Non tutti i vampiri succhiano il sangue! |
Fissò una palla di cristallo e ne osservò la superficie incrinarsi. |
Quando taglio il mazzo dei Tarocchi; |
La morte giaceva lì sorridendo di rimando. |
Sono stato qui molte volte prima; |
di nuovo lo scherzo è su di me. |
Conosco il punteggio, ma Deja-Vu non è più quello di una volta. |
Con l'oro guadagnato in ampio dominio, |
Né bada agli schizzi della pioggia, |
Il crollo degli alberi della foresta. |
Il travaglio degli anni affamati, |
Un padre grigio di dolore e lacrime, |
Una madre che piange tutta sola. |
Per percorrere un percorso non condiviso da solo, |
è stato il mio destino fin dall'inizio. |
Così raramente si conosce un fugace sollievo, |
da questo affitto, cuore sfinito. |
Guarda la tragedia in piedi; |
famoso per quindici minuti. |
Ho intravisto il mio futuro e il mio decreto, |
vide mancanza di scopo in esso. |
Fissò una palla di cristallo e ne osservò la superficie incrinarsi. |
Quando taglio il mazzo dei Tarocchi; |
La morte giaceva lì sorridendo di rimando. |
Sono stato qui molte volte prima; |
di nuovo lo scherzo è su di me. |
Conosco il punteggio, ma Deja-Vu non è più quello di una volta. |
La faticosa strada della fatica e della lotta, |
Eppure dai dolori della sua vita |
Costruisce scale per essere più vicino a Dio. |