| c'era una volta un piccolo ragazzo che visse non molto tempo fa
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| che aveva un fratello dal cuore d'oro, divennero presto uomini
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| il più giovane non aveva mai camminato, per questo non aveva mai camminato
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| la vista e l'atteggiamento più luminosi, maledizione di vivere su una sedia a rotelle
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| Passarono i giorni, si racconta, ricevettero il regalo per fare i vestiti
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| camicie e pantaloni, cappotti e calzini, bluse, kilt e cappelli e calzini
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| un giorno dopo aver chiuso il negozio, suo fratello lo portò a fare una goccia
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| giù al pub quando la gente del posto beve, parlando a bassa voce
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| sarto, sarto, tutto solo nella taverna a cucire vestiti
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| sarto, sarto, non credere nelle cose che camminano di notte
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| beh, se ne stava lì seduto a sorseggiare vestiti rammendati
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| ascoltando coloro che non avevano mai passato la notte
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| accanto alla pietra e alle tombe sulla collina infestata
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| ha detto «Rullami su, faremo una scommessa, passerò la notte da solo
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| per dimostrare che non ci sono fantasmi che infestano le pietre sulla collina del cimitero»
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| sarto, sarto, tutto solo nella taverna a cucire vestiti
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| sarto, sarto, non credere nelle cose che camminano di notte
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| credi in cose che infestano il chiaro di luna
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| beh, si è seduto lì al chiaro di luna, si è seduto lì a rammendare i vestiti
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| è rimasto scioccato nel vedere un grande scheletro in piedi nel cimitero alto 10 piedi
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| ha cercato di uccidere il sarto, ma lo ha guardato spaccare pietre
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| ha preso il volo per salvarsi la vita e ha camminato per sempre
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| sarto, sarto, tutto solo nella taverna a cucire vestiti
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| sarto, sarto, non credere nelle cose che camminano di notte
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| credi in cose che infestano il chiaro di luna |