Eravamo seduti nella sala d'attesa perché fuori pioveva e faceva freddo
|
C'era ancora molto tempo per andare al treno
|
Quindi puoi bere un caffè o mangiare qualcosa
|
Perché nessuno sa quando un uomo sta riempiendo di nuovo la tana
|
Poi sentiamo il rumore delle ruote e il fischio delle locomotive
|
Quindi ci precipitiamo sulle piattaforme
|
Ma dove gli altoparlanti si fermavano, stridevano e stridevano
|
- Non è il tuo treno! |
Gli altoparlanti hanno annunciato
|
Abbiamo creduto ai megafoni
|
Dopotutto, ci hanno gentilmente avvertito
|
Perché stare sulla piattaforma sotto la pioggia
|
Dal momento che c'è ancora tempo per venire
|
Il cibo finì rapidamente e la noia ci minacciò
|
Abbiamo iniziato a fare un pisolino, sognare e flirtare
|
Qualcuno suonava la chitarra, canticchiavano qua e là
|
Le nostre teste pesavano pesantemente sulla nostra schiena
|
Poi sentiamo il rumore delle ruote e il fischio delle locomotive
|
Quindi alziamoci lentamente dai nostri posti
|
Ma al nostro posto, gli altoparlanti sono stati fermati da uno stridio stridulo
|
- Non è il tuo treno! |
Dissero attraverso un megafono
|
Abbiamo creduto ai megafoni
|
Sognare caldo - una buona cosa
|
Perché stare sulla piattaforma sotto la pioggia
|
Invece di una morbida poltrona, volo
|
Dopo i sogni, è stata la volta delle ragazze e un sorso
|
Che ci ha fatto dimenticare di aspettare
|
Intanto, fuori dalle finestre dell'"enta", era già l'alba
|
E ci siamo sentiti un po' presi in giro
|
Così, quando abbiamo sentito di nuovo il rumore delle ruote, abbiamo sentito un fischio
|
Ci siamo uniti e abbiamo continuato verso le piattaforme
|
Ma siamo stati fermati sulla soglia dal già familiare stridio e cigolio
|
- Non è il tuo treno! |
Gli altoparlanti hanno annunciato
|
Abbiamo creduto ai megafoni
|
Dopotutto, non è stato così male per noi
|
Perché stare sulla piattaforma sotto la pioggia
|
Dove il vento soffia da tutte le parti
|
Fummo colpiti come un fulmine, finalmente guardammo nel cerchio
|
Sebbene siano trascorse molte, molte albe
|
E guardiamo nei vecchi occhi, fermando il tremore delle nostre mani
|
Stupito dove è andata a finire la nostra vita
|
Corriamo alle piattaforme, ma c'è ruggine sui binari
|
Semafori di gallina vicino alla foresta
|
Nessun treno ci porterà più da questa sala d'attesa
|
Gli altoparlanti non necessari ora sono silenziosi
|
E abbiamo guardato amaramente
|
In pagine lontane prese da noi
|
E abbiamo maledetto nelle nostre anime
|
Quella facile fede nei megafoni |