| Sabato sera torna a casa puzzolente
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| La domenica mattina si sveglia pensando e pensando e pensando e pensando
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| Ha bisogno di vestire i bambini per andare in chiesa
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| Ha tirato fuori un fucile dal baratro
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| Si dirige verso la sala TV inizia a cercare
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| I suoi problemi si gonfiano come un fiume e la sua realtà si sta restringendo
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| Li trova rannicchiati vicino alla scatola dei giocattoli e li schizza tutti
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| Il ken, il moscerino e la bambola skipper
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| Sembrano una famiglia, ma in realtà non lo sono affatto
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| Beh, è triste ma non è dispiaciuto
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| Non è la fine del mondo
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| È solo il relitto della Barbie Ferrari
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| Si chiede se ha mai detto di sì
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| A quella piccola bionda voodoo di plastica
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| E la sua mente è andata a pescare
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| Bene, è iniziato semplicemente come il naso sulla tua faccia
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| Ora è in mille pezzi dappertutto
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| Pensava che stesse guidando, ma è contorto e irriconoscibile
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| Tutti i pannolini, i tutù e i palloni
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| Stava dando loro un passaggio al centro commerciale promesso
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| Ma da qualche parte vicino alla TV che il V-12 si è bloccato
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| Mentre caricava la camera, i suoi occhi diventavano stellati
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| Non è la fine del mondo
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| È solo un relitto della Barbie Ferrari
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| Quando torneranno a casa dalla chiesa non saranno dispiaciuti
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| Li ha messi all'angolo nel suo safari urbano
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| Non è la fine del mondo...
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| Ha giocato con macchine e pistole da quando poteva gattonare
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| Ora vorrebbe non aver mai incontrato quella bambola senza la faccia
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| Non c'era niente a cui non avesse mai pensato
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| Non poteva attraversare o sparare per uscire
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| Mentre esamina la stanza della famiglia piena di bambole
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| Non riesce a trovare una gamba su cui stare
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| Punta la pistola alla testa ora che inizia a piangere
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| Alla ricerca del coraggio di lasciarlo volare
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| Non può vivere senza la sua famiglia ora che qualcosa è morto
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| Non è sicuro di chi è ferito, non è sicuro di chi è dispiaciuto
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| Non è la fine del mondo... |