| La sicurezza dietro le sbarre e nei sidecar delle moto
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| Mi tiene addormentato tutta la notte, tutto bene
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| Quindi non sono spaventato dal buio
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| Le mie orecchie infilate nel cuscino non sentono il vento
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| Sono un passeggero, un prigioniero
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| Il testamento non è il mio
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| E quando il doganiere mi chiede se ho qualcosa da dichiarare
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| Tengo la bocca chiusa, quindi nessuno mi prenderà in giro
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| Il teatro nelle discoteche da Kabukicho a Las Vegas
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| Brilla le fasi più luminose, mantieni le gabbie più strette
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| Scambia le locandine con le ragazze
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| Piedi legati e piumati, col tacco alto e con le corna
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| Fanno il barattolo al salariato
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| Inchinarsi e disprezzato
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| E quando il doganiere mi chiede se ho qualcosa da dichiarare
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| Tengo la bocca chiusa, quindi nessuno mi prenderà in giro
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| Orlo i miei pantaloni della lunghezza appropriata
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| Quindi ci saranno meno possibilità che inciampi per strada
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| O di tracciare il fango dal mio polsino sporco sul tappeto del mio vicino
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| Tra le altre cose, le loro lenzuola bianche immacolate
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| Busso alla loro porta, una volta che uno è andato al lavoro
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| E mi infilo dentro, mi tuffo nella borsa bagnata del mio vicino
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| E quando il doganiere mi chiede se ho qualcosa da dichiarare
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| Tengo la bocca chiusa, quindi nessuno mi prenderà in giro
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| La sicurezza dietro le sbarre e nei sidecar delle moto
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| Mi tiene addormentato tutta la notte, tutto bene
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| Quindi non sono spaventato dal buio
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| Le mie orecchie infilate nel cuscino non sentono il vento
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| Sono un passeggero, un prigioniero
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| Il testamento non è il mio
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| E quando il doganiere mi chiede se ho qualcosa da dichiarare
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| Tengo la bocca chiusa, quindi nessuno mi prenderà in giro |