Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Back and Forth, artista - The Dismemberment Plan. Canzone dell'album Emergency & I, nel genere Инди
Data di rilascio: 31.12.1998
Etichetta discografica: DeSoto
Linguaggio delle canzoni: inglese
Back and Forth(originale) |
It’s all clear expensive drinks and shiny shirts |
And the click of heels as they descend from the taxi |
Like the first foot on the moon, oh, and it glows with ache |
And if it hits me right it’s almost too much to take |
And it’s got right angle laser razor thin lines |
That curve and swerve like perfect sines |
As we dress to the nines in an attempt to leave it all behind |
In a search of the moment between the seconds where |
Everything is just fine |
That silver thread embedded deep within our spines |
And I used to be kind of weird about this |
A fear of dependence on a guilty gilt-edged |
Hedged transcendence that makes us liars |
And tense the fear of looking down and seeing |
That nothing really suspends us |
But it was never just another Saturday night |
Not with you in attendance |
So put your hands in the air |
And wave them like you just don’t care |
It’s on a whim; |
it’s on a dare |
To shrug away what we can’t bear |
And we’re going back and forth and back and forth |
And back and forth and back |
We’re going back and forth and back and forth |
And back and forth and back |
So it’s a deep blue see-through membrane that protects us |
It connects us, a pulsing cellophane |
Party-train skein that helps us and |
Envelopes and keeps us locked inside |
Forever and ever along for the ride |
And we’re moving through a phosphorescent gel |
A semi-solid self-lit ocean and it’s a funny notion, isn’t it? |
Yeah, but I’m kinda digging it |
And it’s rigged and isn’t nearly so big |
And it speaks only of its own perpetual near miss |
Like the uncertain memory of a stranger’s mistaken kiss |
As faces slide by in glowing shadows |
Like snowbound ghosts that go up and down |
In epileptic shivers and negative radioactive slivers |
In a landscape of endless dull glitter |
And a taste in my mouth so sweet, yet so bitter |
We exhaust ourselves trying to get there |
Somebody scream, all right |
We’ll try to fill the echoless night |
So fasten up and hold tight |
We can’t give up without a fight |
And we’re going back and forth and back and forth |
And back and forth and back |
We’re going back and forth and back and forth |
And back and forth and back |
So in the end, whatever, we die, we dissolve |
Equations unbalanced, riddles unsolved |
And we were never connected or involved |
Except for the intersections and crazy mathematics |
With no time and no space and no schedule and no place |
And they pass right through us without a trace |
And sometimes that music drifts through my car |
On a spring night when anything is possible |
And I close my eyes and I nod my head |
And I wonder how you been and I count to a hundred and ten |
Because you’ll always be my hero, even if I never see you again |
(traduzione) |
Sono tutte chiare bevande costose e magliette lucide |
E il clic dei tacchi mentre scendono dal taxi |
Come il primo piede sulla luna, oh, e brilla di dolore |
E se mi colpisce bene, è quasi troppo da sopportare |
E ha linee sottili di rasoio laser ad angolo retto |
Quella curva e sterzata come seni perfetti |
Mentre ci vestiamo a festa nel tentativo di lasciarci tutto alle spalle |
Alla ricerca del momento tra i secondi dove |
Va tutto bene |
Quel filo d'argento conficcato nel profondo delle nostre spine |
E io ero un po' strano su questo |
Una paura di dipendenza da un colpevole dai bordi dorati |
Trascendenza protetta che ci rende bugiardi |
E tesa la paura di guardare in basso e vedere |
Che niente ci sospende davvero |
Ma non è mai stato solo un altro sabato sera |
Non con te presente |
Quindi alza le mani in aria |
E agitali come se non ti importasse |
È per un capriccio; |
ha una sfida |
Per sbarazzarci di ciò che non possiamo sopportare |
E stiamo andando avanti e indietro e avanti e indietro |
E avanti e indietro e indietro |
Andiamo avanti e indietro e avanti e indietro |
E avanti e indietro e indietro |
Quindi è una membrana trasparente blu profondo che ci protegge |
Ci collega, un cellophan pulsante |
Matassa del treno delle feste che ci aiuta e |
Avvolge e ci tiene chiusi dentro |
Sempre e per sempre lungo il viaggio |
E ci stiamo muovendo attraverso un gel fosforescente |
Un oceano semisolido illuminato da sé ed è una nozione divertente, vero? |
Sì, ma sto un po' scavando |
Ed è truccato e non è così grande |
E parla solo del suo perpetuo quasi mancato |
Come il ricordo incerto del bacio sbagliato di uno sconosciuto |
Mentre i volti scivolano tra le ombre luminose |
Come fantasmi innevati che salgono e scendono |
In brividi epilettici e schegge radioattive negative |
In un paesaggio di infiniti scintillii opachi |
E un sapore in bocca così dolce, eppure così amaro |
Ci sfiniamo cercando di arrivarci |
Qualcuno urli, va bene |
Cercheremo di riempire la notte senza eco |
Quindi allacciati e tieniti forte |
Non possiamo arrenderci senza combattere |
E stiamo andando avanti e indietro e avanti e indietro |
E avanti e indietro e indietro |
Andiamo avanti e indietro e avanti e indietro |
E avanti e indietro e indietro |
Quindi alla fine, qualunque cosa, moriamo, ci dissolviamo |
Equazioni sbilanciate, enigmi irrisolti |
E non siamo mai stati collegati o coinvolti |
Fatta eccezione per le intersezioni e la matematica pazzesca |
Senza tempo, senza spazio, senza orari e senza luogo |
E passano attraverso di noi senza traccia |
E a volte quella musica si diffonde attraverso la mia auto |
In una notte di primavera in cui tutto è possibile |
E chiudo gli occhi e annuisco con la testa |
E mi chiedo come stai e conto fino a centodieci |
Perché sarai sempre il mio eroe, anche se non ti vedrò mai più |