«In primavera il ghiaccio è acceso, signori.»
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I deserti sono in fiore, la neve è diventata carbonizzata al sole,
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Dio muore sulla croce, ma risorge,
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Il pollo di peluche ha schiuso le uova di Pasqua,
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L'ariete dello zucchero non è preoccupato per il destino su rotaia,
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All'alba, gli uccelli nell'odore blu impazziscono.
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Tante volte è successo tutto
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Allora perché ci nascondiamo nell'amore dalla paura?
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- Perché fuori dalla finestra il vento primaverile tira gli alberi,
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Spettri e arpie si svegliano per lavorare;
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Non fidarti delle serate, alzati, disegna le tue storie -
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Gli spettri e le arpie, le arpie e gli spettri...
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In estate la crostata di frutta si gonfia di dolcezza,
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Nella danza del lavoro le api contano sulla fertilità,
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Il sole scuote generosamente la sua folta criniera
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Per i pigri, per le città pigre.
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La Madonna si crogiola nell'oro e nel verde,
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Pustoszeją nella festa nazionale del carcere -
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Così ogni anno l'estate ci culla di pace,
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Allora perché ci nascondiamo in silenzio dalla paura?
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- Perché fuori dalla finestra, il tuono insegue con il fulmine,
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Acquario e Topielica stanno ballando nella tempesta estiva -
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Innamorate del crimine, le vittime hanno sempre fame -
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Wodnik e Topielica, Topielica e Wodnik.
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L'autunno mette nei barattoli ricordi solari,
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Le erbe odorano, si gonfiano borse e cesti,
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Gli amici tornano da viaggi lontani,
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Si lavano i piedi nella corrente del proprio fiume.
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I morti vengono addormentati sotto la corona e la candela
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Avendo dimenticato ciò che avevano strappato dalla loro vita,
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I poeti d'autunno duplicano i cliché,
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Allora perché accendiamo le lampade contro la paura?
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- Perché dietro il vetro l'acquazzone d'autunno ha mangiato,
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Vanno alle finestre della striga e ai veggenti.
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Allontanati dal vetro, parla sui segni -
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Strigoi e Avvistamenti, Avvistamenti e Strigoi...
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L'inverno divide le vite in bianco e nero,
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In inverno, riscalderai il tuo corpo solo con un corpo diverso,
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I camini scoppiettano, i camini si oscurano,
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Piume d'oca esca e piume.
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I tre re verranno al Signore per prostrarsi,
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Faranno ricchi doni su un tegame di paglia,
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Per duemila anni questa festa è tornata,
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Allora da dove viene il ricordo silenzioso sopra i tavoli?
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- Perché fuori dalla finestra c'è una bufera di neve, risatine e ululati,
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Da cui ci nascondiamo invano nella vita.
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Questa ansia ci porterà sempre e ovunque -
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Ricordiamo cos'era
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Quindi sappiamo cosa accadrà. |