| Fu una serata tranquilla, una fine sobria di giornata
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| 21:00 senza speranza, un mercoledì di ottobre
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| Sull'asfalto stanco, sul marciapiede in pendenza di rue des Dames
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| Molto lontana dai drammi irrequieti, questa è la mia prima serata slam
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| Gli esseri umani in un bar sono rannicchiati insieme per ascoltarsi a vicenda
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| Parlano uno per uno e le mie orecchie sono incantate
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| Umani uguali, tutti sono liberi di vagare
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| Il principio è molto semplice, devi ancora pensarci
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| All'inizio ero passivo, ma ho subito sognato l'azione
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| Per prima cosa rimasi pensieroso per capire questa rivelazione
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| Ho preso una valanga di rime e una cascata di temi
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| Così lontano dal sistema stellare, rimani fino a tardi, se vuoi
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| Qualche istante dopo ho scavato il calamaio
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| Creando senza pregare
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| Urlare senza urlare
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| Senza intoppi senza torsioni
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| Nella voce c'è l'inchiostro
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| Ricevere senza brillare
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| E dare senza ordinare
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| Lo slam mi ha schiaffeggiato la mente e poi ha scatenato le passioni
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| Mi scrollo di dosso il mio impulso creativo dormiente
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| Alla ricerca di queste atmosfere in tutta Parigi zonerò
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| Si è deciso che la mia voce è libera e il suo timbro ragionerà
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| La poesia nei bar ha un appuntamento con la vita
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| L'ho visto e tu l'hai visto
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| Lo ammetto l'ho seguito
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| Prende forma, cresce
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| Lei brilla e va d'accordo
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| Ti abbraccia e una volta che ti stringe si prende il suo tempo
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| La poesia nei bar esce solo dalle nostre voci
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| Il concetto stesso di queste serate è una poesia che si intravede
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| La poesia si nasconde ovunque, sul bancone, nella tua metà
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| Trabocca sul marciapiede e si diffonde, l'epidemia
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| Non dimenticherò mai l'anno in cui ho preso il virus
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| Quando ti imbatti in una coincidenza e ti imbatti in un bonus
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| Queste sere in cui ci concediamo, questi momenti in cui ci alziamo
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| Ore per usare la nostra saliva, sgranocchiare le parole alla linfa
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| Non dimenticherò quei rari momenti in cui la notte è la terra
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| Alla ricerca dell'effimero mezzo preoccupato mezzo sereno
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| Non so se la felicità si tocca, ma forse ci siamo sfiorati 2-3 volte
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| In questa atmosfera un po' ombrosa che si riflette nelle nostre voci
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| Non dimenticherò quei cuori aperti di tutti i ceti sociali e di tutte le età
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| Uniti nella voglia di scoprire nell'ascolto e nella condivisione
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| Quelli che erano lì non cambierebbero nulla se tutto fosse ricominciato
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| E poi in aggiunta un testo diceva che era ancora un drink gratuito
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| Quelle feste sono ancora lì, ma il meglio è quando ti conosci
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| Niente batte il fascino della scoperta sconosciuta e dell'innocenza
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| Questa nostalgia spesso mi ricorda che anche io ho stretto la mano
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| Incontri che ti fanno venire voglia di ieri per passare domani
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| Sono sempre pieno di motivazione e mi rispondo senza cerimonie
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| Alla ricerca di questo sentimento che vale 700 passioni
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| Da quel momento non passato ho ricevuto un'eredità virale
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| Una mania che non mi abbandona mai è vero, scrivo oralmente
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| Fu una serata tranquilla, una fine sobria di giornata,
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| 21:00 senza speranza di un mercoledì di ottobre
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| Ho sentito voci che mi toccano come cori nel mio morale
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| Dal momento che ho l'inchiostro in bocca, dal momento che scrivo oralmente |