Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone 1980-2010, artista - Maxim. Canzone dell'album Staub, nel genere Поп
Data di rilascio: 30.05.2013
Etichetta discografica: Downbeat, Warner
Linguaggio delle canzoni: Tedesco
1980-2010(originale) |
Es sind nicht viele, die sich zusammengefunden haben |
Hier, wo wir unsere generation begraben |
In einer schlichten kiste, aus einem schwarzen wagen |
Auf den schultern unserer kinder vor uns hergetragen |
Unsere mäntel wehen stumm im regen |
Niemand faltet die hände, um für uns zu beten |
Keine letzten worte, keine trauerreden |
Keine nasen triefen, keine augen tränen |
Keine lieder, keine fahnen |
Kein weihrauch und kein amen |
Wir kriegen nicht mal einen namen |
Und alles, was auf unserem grabstein steht |
Ist 1980 2010 |
Ein sonnenstrahl fällt auf den stein daneben |
Wo unsere eltern stehn und ihre blumen niederlegen |
Dort liegt ein traum begraben und er wird weiterleben |
Während hier unkraut wächst und spinnen ihre netze weben |
Ich schau zu den krähen, die in den ästen sitzen |
Während sie erde über unsere überreste kippen |
Keine taschentücher, keinen letzten segen |
Und es ist jetzt schon so, als wären wir immer weggewesen |
Und unsere grablichter treiben |
Durch die rinnsteine hinein |
In die offene see |
(traduzione) |
Non sono molti quelli che si sono uniti |
Qui dove seppelliamo la nostra generazione |
In una semplice scatola, da un'auto nera |
Portato davanti a noi sulle spalle dei nostri figli |
I nostri mantelli svolazzano silenziosi sotto la pioggia |
Nessuno incrocia le mani per pregare per noi |
Niente ultime parole, niente elogi |
Nessun naso cola, nessun occhio lacrima |
Niente canzoni, niente bandiere |
Niente incenso e niente amen |
Non abbiamo nemmeno un nome |
E tutto ciò che è scritto sulla nostra lapide |
È il 1980 2010 |
Un raggio di sole cade sulla pietra accanto |
Dove stanno i nostri genitori e depongono i loro fiori |
Un sogno è sepolto lì e vivrà |
Mentre qui le erbacce crescono e tessono le loro tele |
Guardo i corvi appollaiati sui rami |
Mentre rovesciano la terra sui nostri resti |
Nessun fazzoletto, nessuna ultima benedizione |
Ed è già come se fossimo sempre stati via |
E le nostre luci tombali stanno andando alla deriva |
Attraverso le grondaie |
In mare aperto |